Stralciamo da “Diva e donna” una parte dell’intervista di Selvaggia Lucarelli e Gene Gnocchi, decisamente fuori dagli schemi, solo perché si parla di cremazione e si sorride della destinazione da dare alle ceneri. L’affido delle ceneri purché dentro un trofeo e la dispersione conforme a quanto previsto dall’interessata (in questo caso Selvaggia) fa riflettere sulle aberrazioni di questi due istituti.
Selvaggia Lucarelli è conduttrice di “Scelgo te!” su Sky Vivo. Gene Gnocchi conduce “Artù” su Rai Due. I due hanno dato vita ad una conversazione surreale tra gossip, politica e veleni, senza tralasciare di interrogarsi sulle grandi domande di questo secolo. L’intera conversazione può essere letta su www.selvaggialucarelli.it
GENE: Peccato. Senti, l’aldilà è un tema di cui si parla sempre troppo poco. Io personalmente ho dato disposizione alla mia famiglia che in caso di morte il mio corpo sia cremato e venga messo nel mio Telegatto. Tu sei favorevole alla cremazione? E se sì, dove spargeresti le ceneri?
SELVAGGIA: Io sarei favorevole alla cremazione ma con l’avvento della chirurgia estetica, bisogna tener conto dell’annoso problema delle polveri sottili di silicone nell’aria. Cremare una playmate deceduta prematuramente vuol dire sigillare col silicone il buco dell’ozono e chiuderlo per sempre, togliendo lavoro a gente come Cecchi Paone e Al Gore, il quale il prossimo anno potrebbe essere costretto a partecipare all’isola dei famosi con Piero e Alberto Angela. Una catastrofe. Comunque, se decidessi di farmi cremare vorrei che le mie ceneri fossero conservate nel portacipria di Barbara Palombelli, così la gente la smetterebbe di chiedersi com’è che ha quell’aria vispa.