Luigi Ciapparella, architetto ex-dirigente dell’ufficio tecnico del Comune, ha lanciato un durissimo atto di accusa contro l’amministrazione comunale di Busto Arsizio, che ha deciso la costruzione del forno crematorio nell’angolo tra i loculi, e definisce questa scelta “una vera idiozia”. Ciapparella accusa senza mezzi termini i tencici degli uffici comunali e quelli di Agesp di non aver rispettato il progetto originario del cimitero che doveva completare l’intero giro attorno alle mura “e invece ci hanno infilato il forno crematorio che poteva essere fatto in altro luogo”. Per dare accesso al forno crematorio, scrive nella sua denuncia l’architetto, sono in corso di realizzazione pavimentazioni, muri di recinzione e delimitazioni interne proprio sull’area destinata alla realizzazione delle restanti costruzioni a patio, con evidente compromissione della possibilità di garantire un organico completamento dell’ampliamento medesimo. Secondo il Ciapparella, infine, è necessario poi intervenire immediatamente alla manutenzione della struttura dei patii “prima che finisca completamente in malora con i suoi 11 mila loculi”. Ciapparella chiama in causa sindaco e assessori e li accusa di “essere i migliori amministratori solo a parole – conclude – nei fatti, invece, siete solo capaci di distruggere nei cittadini anche il minimo senso di appartenenza, fino a suscitare sentimenti di grave disagio, se non addirittura di vergogna”.