La Liberia ha ordinato che tutti i corpi delle persone uccise dal virus Ebola siano cremati. Lo riferisce la Bbc. La decisione, continua l’emittente, è stata presa dopo il rifiuto di diverse comunità locali del Paese di seppellire i cadaveri sul proprio territorio.
Le tradizioni funebri in Africa includono frequentemente il lavaggio del corpo prima della sepoltura, cosa che spesso causa il contatto con sangue e altri fluidi corporei infetti.
Gli operatori sanitari che lavorano nella regione non sono stati in grado di ridurre l’incidenza di queste pratiche: è una questione che mette le esigenze di controllo sanitario in conflitto con credenze culturali e religiose.
A questi aspetti si aggiunge il fatto che è la prima volta che questa regione dell’Africa viene colpita da un’epidemia di ebola e non c’è memoria collettiva di quello che si può fare per fermare l’epidemia.
Con la cremazione obbligatoria e la riduzione al minimo delle pratiche funebri, si cerca di combattere la estensione del virus.
E’ salito a ieri (4 agosto 2014) a 887 morti e oltre 1.600 casi di contagio il bilancio della diffusione dal virus Ebola in Africa: Per l’OMS che effettua il triste conteggio, si tratta di oltre 150 morti in più rispetto all’ultimo bilancio di 726 reso noto dall’Oms il 31 luglio scorso. Le vittime sono 358 in Guinea, 255 in Liberia, 273 in Sierra Leone e 1 in Nigeria.