Riceviamo il seguente comunicato della Socrem Pavia e volentieri pubblichiamo:
La chiusura dei forni crematori al cimitero monumentale di Pavia non è che l’ultimo atto di una situazione di trascuratezza e di sottovalutazione del problema che sta nella responsabilità dell’Amministrazione uscente e del dirigente preposto. In più occasioni la Socrem di Pavia ha segnalato il cattivo funzionamento del forno, in ciò compreso l’emissione di fumi anomali, e di altre modalità non proprie di trattamento delle salme come del resto avevano fatto alcuni cittadini. Per tutta risposta l’Amministrazione uscente, ha vietato al nostro addetto l’accesso al forno per il ricevimento delle urne cinerarie. Ora apprendiamo che da sette anni non veniva monitorata l’emissione dei fumi con le modalità previste dalla legge e che la relativa inchiesta (da parte del Comune) ed i controlli in capo all’Amministrazione Provinciale richiederanno molti mesi prima che si attivino i dovuti controlli. Questi tempi sono oggettivamente inaccettabili!
LE NOSTRE PROPOSTE
Il nodo fondamentale rimane la realizzazione dei nuovi forni, affidata a seguito di un projet Financing alla ditta EcoFly, che ha gestito fino ad un anno fa con proprio personale i forni esistenti; affidamento sul quale pendono tutt’ora ricorsi amministrativi al Consiglio di Stato. La Socrem ritiene che l’Amministrazione, se giudica corretto l’atto originario di aggiudicazione, debba procedere a far iniziare i lavori; di contro se non lo giudica corretto debba invece revocarlo in autotutela e dar seguito senza indugio ad una nuova aggiudicazione. Nel periodo in cui le salme verranno destinate ad altri crematori ci sembra opportuno che l’Amministrazione stanzi una apposita somma a bilancio per risarcire le famiglie pavesi del maggior costo rispetto a quanto avrebbero speso per la cremazione a Pavia. Facciamo comunque presente che la Socrem Pavese è in grado di offrire ai suoi iscritti i servizi presso altri forni crematori a un costo equivalente a quelli previsti dalla convenzione del Comune con l’impianto di Serravalle. Pertanto riteniamo giusto, a parziale ristoro dei disservizi e delle complicazioni non solo economiche, che alle famiglie pavesi sia garantita la libera scelta tra opzioni similari. Rimarremo sempre a disposizione per ulteriori confronti con spirito propositivo e ci auguriamo che tutti gli attori coinvolti, nel primario interesse dei nostri associati e dell’intera comunità cittadina.