Monte Porzio Catone: cittadini non vogliono il crematorio

In centinaia nello scorso fine settimana hanno firmato per dire no al progetto di costruire un impianto di cremazione a Monte Porzio Catone (nei dintorni di Roma). Più di 600 le firme raccolte in piazza, almeno altre 200 dalla cerchia dei promotori, ma l’obiettivo è arrivare alla quota di sicurezza di mille sottoscrizioni (serve il 7% dei residenti aventi diritto al voto, circa 6300). ‘Con questa petizione popolare presenteremo una mozione che chiede l’annullamento della delibera comunale del 24 gennaio scorso – ha spiegato Renzo Morbidelli, all’opposizione come capogruppo della lista civica “Noi insieme” –. Abbiamo aspettato che finisse la campagna elettorale ma ci siamo attivati subito contro questa iniziativa assurda che vuole rovinare la nostra città, oltretutto per un guadagno misero’. Il progetto, nel dettaglio, prevede la costruzione di due forni crematori nel cimitero, a poca distanza dal centro storico: un impianto che sarebbe messo a disposizione non solo di Monte Porzio Catone, ma di tutti i Castelli Romani e della zona sud della Capitale. Dal comitato promotore della raccolta di firme filtrano timori di inquinamento e di affollamento di carri funebri alla ricerca del crematorio. Zona turistica che sarebbe compromessa, per altri firmatari.

Dal Comune, con un comunicato, parlano di “disinformazione” e spiegano che questo è un modo per ‘essere vicini a una famiglia in lutto, garantendo il corretto funzionamento di tutte le strutture cimiteriali’, tra cui ‘gli impianti di cremazione’. Monte Porzio Catone, si legge ancora nella nota del Comune ‘dimostra ancora una volta di essere una città proiettata nel futuro’ ed ‘è stato preso in considerazione un impianto di ultima generazione con assenza di emissioni nocive e senza alcun impatto ambientale’. Il Comune parla anche del fatto che la società campana che ha fatto l’offerta per costruire e gestire l’impianto per 25 anni offre in convenzione un ‘canone di 12mila euro per il primo anno, per un lavoro che non supererà le 300 cremazioni’, con uno ‘sconto del 10% per i cittadini che vorranno richiedere il servizio di cremazione.

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