La Grecia e’ pronta a legalizzare, a partire dalla fine del mese, la cremazione dei corpi, malgrado la Chiesa ortodossa mantenga la sua opposizione. Il ministro dell’Interno Prokopis Pavlopoulos ha reso noto che gia’ questa settimana si attende la firma del decreto presidenziale che regolera’ l’attuazione della legge del 2006, cui ha dato via libera definitiva nel settembre scorso il Consiglio di Stato. Entro febbraio il decreto sara’ pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, divenendo esecutivo. Il decreto prevede la creazione di Centri ad hoc e attribuisce alle autorita’ amministrative locali le competenze di attuazione della legge, che consente la cremazione dopo 60 ore dalla morte accertata in base ad un referto medico. Per poter essere cremati ci vorra’ la volonta’ espressa del defunto, direttamente o da parte di un famigliare stretto. Malgrado la legge, e’ verosimile che la stragrande maggioranza dei cristiani ortodossi, che rappresentano il 90% della popolazione greca, non ricorreranno alla cremazione, considerata l’opposizione della Chiesa, che la ritiene incompatibile con il dogma della resurrezione dei corpi. L’arcivescovo Ieronimos di Atene aveva detto di ”rispettare” la legge dello stato, ricordando pero’ che la Chiesa ”ha i suoi principi” e si aspetta che i fedeli ortodossi continuino a farsi seppellire.
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