In crisi il crematorio di Milano

Due dei cinque forni per la cremazione di Milano sono rotti da mesi. Si accodano resti mortali da cremare, conseguenti alle campagne di esumazione ed estumulazione in corso, alle cremazioni di cadaveri in conseguenza di decesso. Da qualche giorno sono scattate le soluzioni d’emergenza. Due container frigo, presi a noleggio dal Comune. Altri morti saranno portati lontano dalla città. Affronteranno lunghi viaggi in autostrada, per essere cremati a Domodossola, Novara, Venezia, Aosta, Livorno, crematori che hanno garantito la disponibilità all’accoglienza. Le cremazioni sono passate da 40 a 26-27 al giorno. Nel 2007 Milano ha accettato 1.700 salme da fuori città. E ora per cremare i morti di Milano bisognerà andare in altre città. Sull’emergenza al cimitero di Lambrate il consigliere del Comune di Milano Basilio Rizzo ha presentato un’interrogazione urgente. L’assessore ai Servizi civici, Stefano Pillitteri, risponde: «Le indagini della magistratura si sono sovrapposte a una situazione critica. Abbiamo però lavorato per contenere l’emergenza e dovremmo arrivare a normalizzare le cose nel giro di qualche settimana.

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