E’ stato l’assessore al decentramento Renato Tomasi ha illustrare in Consiglio comunale di Trento, in data 29 marzo 2011, la modifica del Piano regolatore cimiteriale per la collocazione del forno crematorio che sorgerebbe nella parte sud-ovest del cimitero monumentale di Trento, a ridosso della ferrovia. La scelta di realizzare la struttura – ha detto Tomasi – corrisponde alla necessità di dare adeguate risposte ai cittadini, visto il numero crescente di richieste che oggi devono essere soddisfatte rivolgendosi fuori provincia.
L’impianto gestito direttamente dal Comune permetterebbe di programmare le singole cremazioni subito dopo il funerale e di sistemare le ceneri senza interrompere la cerimonia e senza far passare diversi giorni, come succede adesso, fra i due momenti del rito funebre. Con una quota a regime di sei funerali al giorno, l’impianto potrebbe soddisfare tutta la richiesta. Per quanto riguarda le emissioni di sostanze inquinanti, le moderne tecnologie, i filtri e i controlli previsti, assicurano il buon funzionamento della struttura. Nicola Giuliano (Pdl) ha criticato la delibera per l’assenza di indicazioni su modalità e forme di gestione. Ha chiesto di sospendere la trattazione e di riportare in Consiglio un impianto deliberativo più completo. Il sindaco Alessandro Andreatta difeso “la dettagliata relazione” dell’assessore Tomasi che, ha detto, “ha permesso di avere una visione approfondita dei vari aspetti ma che l’argomento in questione riguarda solo la modifica del piano cimiteriale”. La richiesta di sospensiva è stata respinta. Il dibattito continua oggi.