L’unico forno per la cremazione, quello di Giubiano (che accoglie quasi la metà dei defunti della città giardino) è stato nuovamente chiuso, e non si sa fino a quando. Considerando che l’impianto eseguiva 4-5 cremazioni giornaliere, la situazione che si determinerà in zona è particolarmente pesante.
“Una situazione allarmante”, l’lha definita Ambrogio Vaghi, presidente della Socrem varesina, che ha scritto una lettera al sindaco di Varese, dove si chiede “sostegno per le famiglie che stanno subendo questa situazione e invita l’amministrazione a pretendere dalla ditta che gestisce la manutenzione del forno un intervento risolutivo tempestivo e il risarcimento dei danni economici subiti dai cittadini e dal Comune per il mancato servizio.”.
Sembra che il problema stia nel rispetto di alcuni parametri di legge che riguardano lo smaltimento delle acque utilizzate nei sistemi filtranti per l’abbattimento dei fumi. Un problema già presentatosi lo scorso marzo 2009. La ditta svizzera cui è stata affidata la gestione e la manutenzione del forno non è riuscita fino ad ora a risolvere il problema e quindi, per evitare denunce da parte della magistratuta il Comune, proprietario dell’impianto, ne ha disposto la chiusura temporanea, finché la situazione non si sia risolta positivamente.