Fidenza (PR): iniziati i lavori per realizzare un crematorio in project financing

Sul finire di dicembre 2023 sono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo crematorio a servizio di Fidenza e zone limitrofe.
L’opera sarà resa operativa entro il 2024 e consentirà di completare la pianificazione a livello provinciale, che aveva definito la presenza sul territorio provinciale di due centri crematori, uno a Parma, già attivo da tempo, ed uno a Fidenza.
Il progetto è stato valutato favorevolmente da tutti gli enti intervenuti in conferenza dei servizi per la sua approvazione e, in quel contesto, si è valutato l’avvio, anche con il concorso di risorse comunali, di un sistema di monitoraggio in continuo dell’impianto ed interventi integrativi richiesti dalla Soprintendenza sul fronte di via Marconi e sul sistema delle recinzioni.
L’opera viene realizzata con un Project Financing, del valore di poco più di 5 milioni di euro, interamente a carico dell’impresa aggiudicataria, la quale gestirà l’impianto per 30 anni corrispondendo al Comune di Fidenza un valore minimo garantito pari a 35.000 euro all’anno.
A Fidenza le cremazioni sono un fenomeno in costante crescita.
Oggi, a fronte di una media annua che si colloca stabilmente tra i 700 e gli 800 decessi, le cremazioni superano stabilmente il 40% del totale.
Il sindaco di Fidenza ha rilasciato una dichiarazione:
“L’avvio di questa struttura rappresenta un passo significativo nella risposta alle crescenti preferenze della comunità per la pratica della cremazione come rito di commiato.
È con soddisfazione ed emozione che avviamo i lavori di questo centro di cremazione. L’estremo saluto è un gesto antico e profondamente umano, una sorta di patto tra generazioni e che consolida i valori etici e morali della nostra comunità. La pratica funerea della cremazione si è molto incrementata negli ultimi anni e i cittadini del territorio di Fidenza e del parmense non avranno più i disagi di andare in altre città per espletarla.
Realizzeremo una struttura, altamente innovativa, per i tanti concittadini che scelgono questa pratica per il fine vita, evitando così una migrazione delle salme.
Mi auguro che questo diventi un luogo di conforto e riflessione, contribuendo a consolidare il legame tra la comunità e a sostenere coloro che affrontano il momento difficile del congedo dai loro cari”.

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