Dignitoso o no?

Centinaia di urne cinerarie contenenti, presumibilmente i resti cremati di uomini e donne sono stati rinvenuti sul fondo del lago di Zurigo. La polizia ha recuperato 13 urne, quanto basta per rispondere alle domande-chiave dell’inchiesta. Si sospetta che vi siano le ceneri di persone che desideravano far scomparire le proprie tracce e si pensa alla Dignitas, una associazione con sede a 10 Km. da Zurigo, che ha il compito di aiutare i malati terminali a morire, quando non possano farlo nel Paese di origine. Ed ecco spiegato (secondo alcuni) il mistero delle urne nel fondo del lago. Secondo il Corriere della Sera:

«Scandaloso anche solo pensarlo, le solite fandonie montate contro di me» si lamenta lui, Minelli (Presidente di Dignitas), con l’amico Emilio Coveri, presidente dell’associazione Exit, referente di Dignitas in Italia. «Se ha buttato quelle benedette ceneri nel lago è perché poteva farlo» lo difende l’amico. «Vuol dire che ha i documenti e i permessi in regola per buttarle. Ci vuole tanto a capirlo?». Non cita nessun permesso una ex dipendente della Dignitas, Soraya Wernli: «L’hanno sempre fatto. All’inizio era lui in persona che buttava giù le urne, poi ha chiesto alla figlia e a gente del suo staff. Almeno un’urna su tre finisce in fondo al lago. Ce ne sono più o meno trecento». Finora la Dignitas ha aiutato a morire 1.092 malati terminali, di cui 6 provenienti dall’Italia.

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