Crematorio per la provincia di Sondrio

«IL FORNO crematorio per la Provincia di Sondrio non è più un miraggio, ma tra un anno sarà realizzato – ha affermato Graziano Murada sindaco di Albosaggia –. E’ giunta in questi giorni l’autorizzazione della Regione Lombardia, e a fine mese verrà esposto il bando di attuazione. I lavori avranno inizio alla fine di quest’anno in modo tale che il forno sarà attivo entro il 2010». «IL COMUNE di Albosaggia ha scelto la costruzione del crematorio nel suo territorio come atto dovuto alla provincia – continua il primo cittadino Murada – ed è inoltre una scelta di civiltà per i cittadini del comune che, in situazioni di lutto per la famiglia, hanno dovuto aspettare tempi lunghi per la cremazione della salma. Più in generale, la costruzione del forno è anche una scelta che va incontro al trend nazionale, che ha visto aumentare in questi anni il numero delle cremazioni. Solo nel comune di Albosaggia la percentuale di cremazioni è al 50%. Lo scoglio più difficile da superare è stato l’approvazione della Regione, nel superamento del decreto che prevede un forno ogni 400mila abitanti». Data la situazione disagiata della Valtellina per i collegamenti che obbligavano le famiglie a lunghe trasferte, la Regione ha acconsentito a dotare la provincia di Sondrio di un suo impianto risparmiando costi ed energie alle persone in lutto. La realizzazione della struttura, finanziata interamente da capitali privati e messa a punto in un project financing, entrerà in funzione l’anno prossimo nelle vicinanze del cimitero del paese. Il crematorio sarà dotato di una sala commiato e una area esterna per la dispersione delle ceneri.

Fonte: Il Giorno – cronaca di Sondrio

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0 thoughts on “Crematorio per la provincia di Sondrio

  1. Vabbè…qual è il problema, Il Comune di Verolanuova, se non ricordo male è in provincia di Brescia e la regione Lombardia con il Regolamento Regionale n.6/2004 così come modificato dal Regolamento Regionale n. 1/2007 ha compiutamente disciplinato e reso operativo l’istituto della dispersione delle ceneri, come, per altro, previsto dalla Legge Statale 30 marzio 2001 n. 130. Sull’affido delle ceneri la procedura anche se un po’troppo invasiva e “pettegola” (mi sia consentito il termine da comare di provincia…o da ubriaco del Bar Sport!) è corretta, perchè si conforma al DPR 24 febbraio 2004 con relativo parere del Consiglio di Stato
    È, in effetti, d’obbligo la conservazione dell?urna in un vano avente caratteristiche stabili e che non permetta l?asportazione immediata, quindi va bene un colombaro o una teca fissata (non l’urna sul caminetto o sul tavolo). Così dice l’Art. 343 del T.U. leggi sanitarie. Dirò di più: l’affidatario (deve per forza esser un familiare del de cuius) ha, inoltre l’obbligo di sottoporsi ai controlli dell’Autorità Amministrativa e di garantire in ogni tempo il diritto secondario di sepolcro, vale a dire l’accesso, anche ai parenti più antipatici al luogo (abitazione privata) ove sono custodite le ceneri affinchè essi possano compiere atti votivi e di suffragio. Questo vale per l’affido delle urne cinerarie, non per la dispersione di quest’ultime, pratica funebre, per altro, del tutto legittima in Regione Lombardia

    Non capisco perchè il regolamento comunale della Municipalità di Verolanuova, nonostante il principio di cedevolezza della norma comunale rispetto a quella sovraordinata (ubi maior… minor cessat) ritardi a recepire con norma locale di dettaglio le disposizione del Regolamento Regionale: in un ordinamento plurilegislativo, con diversi livelli di governo, tra loro in rapporto paratattico, si possono manifestare delle inerzie e delle rigidità, cioè le norme, alla faccia del principio di gerarchia, entrano in vigore con velocità diverse e, talvolta, difformi rispetto al rango delle stesse.

  2. Buon giorno sono a richiedere il vostro aiuto .Mia madre è defunta di recente ed ha sempre manifestato la volonta di essere cremata e così è stato , ora ho assolto solo in parte il suo volere, dato che la sua volonta era che le sue ceneri fossero disperse nelle vicinanze del passo della aprica, dove lei si recava in autunno con mio padre per dei periodi di vacanza .Ora sono a chiedervi se questo è possibile dato che il comune di Verolanuova pretende ed esige la custodia dell’urna contenete le ceneri di mia madre a casa di mia sorella con regole come se stesse detenendo un arma pericolosa cioè in una teca blindata con tanto di controlli biennali da parte del comune .tutto ciò mi pare assurdo potete aiutarmi

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