E’ stata chiusa in modo definitivo la settimana scorsa l’inchiesta per lo scandalo del forno crematorio di Biella.
Tutti gli undici indagati hanno chiesto di patteggiare. Anche i due principali indagati, Alessandro e Marco Ravetti, fratelli, 39 e 35 anni, il primo presidente e amministratore delegato della Socrebi (la società che aveva in concessione la struttura), il secondo amministratore delegato. Per loro la pena ipotizzata dovrebbe essere più pesante, probabilmente il massimo consentito o poco meno.
Toccherà ora al procuratore capo di Biella, che ha coordinato l’inchiesta, analizzare le istanze depositate da tutti i difensori, accogliere oppure respingere le richieste.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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