Crematorio a Gaeta: è ormai battaglia con le carte bollate

Sarà il Tar del Lazio a pronunciarsi sulla legittimità dell’iter procedurale con cui si è svolta e conclusa, presso il comune di Gaeta, la conferenza di servizi sul progetto preliminare per la realizzazione di un impianto di cremazione, in località Monte Sant’Angelo, ai confini del comune di Itri.
Il 3 novembre 2021 il Tar si pronuncerà sulla determina dirigenziale del settore ambiente del comune di Gaeta, la numero 764 del 18 settembre 2020, che sintetizzava la positiva conclusione della procedura tecnico amministrativa, avviata dal Comune di Gaeta, per la realizzazione e gestione trentennale in project financing dell’opera.
A chiedere il pronunciamento del Tar sono stati diversi comitati civici e cittadini residenti nella zona, che hanno stigmatizzato come l’infrastruttura sia dannosa sotto il profilo paesaggistico ed ambientale, oltre che essere anti economica.
Hanno inoltre chiesto di annullare l’esito della conferenza dei servizi, perché carente per quanto riguarda il rilascio dei pareri di legge.
A tal riguardo il servizio “Difesa suolo” e “Tutela ambientale” dell’amministrazione provinciale di Latina, in una diffida, aveva rimarcato proprio come manchi il suo parere di legge negli atti della procedura, relativamente all’emissione di fumi in atmosfera e allo scarico di acque reflue.
Anche il comune di Itri ha deciso di impugnare l’esito della conferenza di servizi del comune di Gaeta, per quanto riguarda la realizzazione di questo impianto di cremazione.

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