Dopo il Tar di Milano anche il Consiglio di Stato boccia la richiesta di sospensiva presentata dalla società che non aveva potuto prendere parte alla gara per la gestione dell’impianto di cremazione di Como, a causa delle caratteristiche stesse del bando.
Il percorso per l’assegnazione del servizio procede, come ha confermato lo stesso assessore ai servizi cimiteriali del comune di Como, mentre si attende la sentenza sul merito della vicenda.
A fine ottobre 2019 in Comune era stata aperta a busta tecnica dell’unica offerta arrivata per la gestione del forno crematorio.
Ora si attende l’esito delle verifiche da parte della commissione che ha il compito di valutare la proposta per poter finalmente passare all’assegnazione della struttura. L’impianto è chiuso dal giugno del 2016 e molti comaschi sono costretti a peregrinare da un impianto all’altro per poter procedere cremare un defunto.