Chiusa la vicenda infinita del crematorio di Pordenone mai usato

Ci sono voluti undici anni, un richiesta di chiarimenti della Corte dei Conti, una sentenza del Tar e un ricorso ancora pendente al Consiglio di Stato. L’altra sera, però, il consiglio comunale di Pordenone ha chiuso la partita sull’aria crematoria del cimitero di Rorai a Pordenone. Il forno sarà trasferito a Conegliano dove sarà accolto nel nuovo impianto che la Spa comunale sta realizzando e che sarà pronto a metà del 2011. Pordenone dalla convenzione che ora potrà essere sottoscritta riceverà il 10 per cento di sconto su tutte le salme che saranno portate a Conegliano da ordenone. In compenso dovrà, però, garantire 250 cremazioni l’anno. Il Comune di Pordenone, inoltre, potrà sottoscrivere a sua volta convenzioni con altri Municipi della provincia che a loro volta – se porteranno i defunti nell’impianto coneglianese – otterranno lo sconto del 10 per cento. La convenzione avrà una durata di 5 anni. Nel frattempo – questo del resto è il tenore di un ordine del giorno che il gruppo di Forza Italia – An ha presentato ed è stato accolto – il comune capoluogo dovrà cercare con i territori del Friuli Occidentale di dotarsi di un impianto di bacino valido per l’intera provincia. Numerosi gli interventi e alla fine è stato il sindaco a chiudere la vicenda. «Personalmente – ha spiegato – visto che una volta terminata l’A28 da Pordenone per arrivare all’impianto coneglianese basteranno 12 – 14 minuti, penso che quell’ara possa essere considerata di area vasta, comprendendo quindi anche il territorio del capoluogo. In ogni caso questa sera abbiamo messo la parola fine su una vicenda che è durata anche troppo». La convenzione è passata praticamente all’unanimità, esclusa l’astensione della leghista Mara Piccin. Non manca, però, una incrinatura. In consiglio non si è visto l’assessore Loris Pasut che aveva portato avanti la questione e che aveva predisposto la prima convenzione che era stata ritirata direttamente dal sindaco dopo le contestazioni che erano state mosse in consiglio comunale e dall’ex assessore regionale Mario Puiatti. Da quel momento l’intera vicenda era stata portata avanti dal sindaco. Ieri sera l’assenza di Loris Pasut in aula non è passata inosservata.

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