Via libera dal Consiglio comunale di Venezia al registro comunale della cremazione. «Si tratta di un adempimento richiesto dalla Regione ad ulteriore garanzia del rispetto delle volontà espresse in vita dal cittadino in merito alla propria cremazione», spiega l’assessore comunale all’Ambiente, Pierantonio Belcaro. Nel Comune di Venezia nel 2009 dei 3284 defunti registrati, il 39% è stato cremato in uno dei due impianti cittadini, attivi nei cimiteri di Marghera e Venezia. Le tariffe sono tra le più basse d’Italia: 50 euro per la cremazione di resti mortali e 100 euro per quelli di residente. Nel registro saranno annotate le modalità con cui il cittadino manifesterà la propria volontà di essere cremato, secondo la leggere regionale 24 del 25 settembre 2009. Si può farlo con un testamento pubblico, olografo o l’iscrizione ad una associazione pro cremazione. Il richiedente potrà consegnare al funzionario dell’ufficio di polizia mortuaria (che ha sede a Venezia in campo Manin 4023) l’atto con le proprie volontà. Il Comune predisporrà anche un apposito modulo e successivamente il cittadino potrà anche scegliere di essere cancellato o il ritiro dell’atto. Nel caso di consegna dell’urna cineraria ad un parente, nel registro si dovrà annotare anche l’eventuale volontà che siano disperse le ceneri con indicazioni di luoghi e modalità.