L’Amministrazione comunale di Bassano del Grappa ha deciso che nell’area di pertinenza del cimitero di Angarano sorgerà un impianto di cremazione che sarà realizzato, tramite gara di costruzione e concessione aperta ai privati, con la formula del Project Financing.
Il bando di gara indetto dall’area comunale Lavori Pubblici – relativo all’“affidamento in Project Financing, mediante procedura aperta, della concessione di costruzione e gestione (a gara unica) di un impianto di cremazione presso il cimitero di Angarano” – è ormai aperto, è on line sul sito internet del Comune di Bassano e il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato per il 15 luglio 2013.
L’impianto occuperà un’area complessiva di circa 800 mq, con possibilità di ampliamento. “Se necessario – dispone infatti il disciplinare di gara -, l’area per la realizzazione dell’impianto potrà essere estesa fino a sud, fino al limite del cimitero, arrivando a coprire una superficie complessiva massima di mq 1.120.”
L’edificio che ospiterà i servizi di cremazione sarà composto da un forno crematorio (con doppio forno), un locale caricamento feretri, una “sala del commiato” dedicata alla commemorazione del defunto e alla consegna delle ceneri, uffici per la gestione amministrativa, una sala video-controllo, uno spogliatoio per gli addetti ai servizi di cremazione, idonei vani tecnici, un deposito urne cinerarie, servizi igienici, un locale deposito feretri, un “giardino dei ricordi” per la dispersione delle ceneri, una cinerario comune, una sala autoptica e 6 celle frigo.
L’importo complessivo dei lavori, sulla scorta dello studio di fattibilità predisposto dall’Amministrazione comunale, ammonta a 2 milioni e 360mila euro a fronte di un investimento complessivo di 3 milioni.
Secondo il cronoprogramma del Comune di Bassano, l’impianto di cremazione dovrà essere realizzato in 43 mesi.
Il vincitore del bando avrà in concessione l’impianto per 30 anni, durante i quali “avrà diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente l’opera realizzata, effettuando ogni altra attività compatibile con la destinazione dell’impianto e con la natura pubblica dell’immobile”.
I concorrenti, tra l’altro, dovranno predisporre una “valutazione preliminare di eventuali impatti legati alle ricadute delle emissioni nelle aree abitate adiacenti al perimetri cimiteriali, da effettuare anche con l’ausilio di approcci matematici e modellistici, così come richiesto di verbalizzare dall’ARPAV in fase di riunione preliminare dei servizi”.