I comitati cittadini genovesi che si oppongono alla costruzione di un nuovo forno crematorio all’interno del Cimitero Monumentale di Staglieno – Comitato delle Banchelle”, “Comitato via Vecchia e strade limitrofe” e “Comitato in Difesa del Parco delle Mura” – hanno raccolto nuove valutazioni sul progetto, in uno studio realizzato in collaborazione con diversi professionisti.
Dall’analisi del progetto comunale il geologo incaricato ha sottolineato che nel Piano di Bacino – carta di Suscettività al Dissesto – l’area oggetto dell’intervento viene classificata come Ex Discarica (Classe Speciale B2) e non come ex cava (Classe Speciale B1). E, per le aree B1, la realizzazione di qualsiasi intervento è subordinata all’attuazione di opere finalizzate alla messa in sicurezza dell’area sede del nuovo intervento. Conseguentemente secondo i comitati risulterebbe necessaria una nuova revisione ufficiale del Piano di Bacino.
Gli stessi dibattono, inoltre, sulla questione della effettiva necessità dell’impianto. Dai dati del dipartimento Salute e Servizi Sociale della Regione Liguria sottolineano che in Liguria sono già presenti e attivi 4 impianti, uno a provincia, con una capacità annua totale di oltre 22mila cremazioni. Nel 2022 in tutta la regione le richieste sono state poco meno di 12 mila, praticamente la metà. Nella sola Genova, a fronte di una odierna capacità di 14 mila salme l’anno, nel 2022 se ne sono state cremate circa 8200.
Secondo i comitati questo nuovo impianto, che si affiancherà a quello già presente nel cimitero, non servirà né ai genovesi nè ai liguri, bensì ad intercettare le richieste da altre regioni, con un giro d’affari che per il privato che gestirà l’impianto –la Crezza srl, capofila della cordata di imprese che ha ottenuto l’appalto di costruzione e la gestione della struttura – è pari all‘84% del ricavo sulle prestazioni, mentre il 16% andrà alle casse comunali.
Infine, l’impianto è ritenuto poco compatibile con il tessuto urbano e con un luogo speciale come il cimitero di Staglieno.
Tutte queste informazioni raccolte saranno ad ogni modo presentate durante la prossima seduta della Conferenza dei Servizi, prevista entro il mese di ottobre a Genova.