Il crematorio di Arezzo è operativo. La struttura si trova all’interno del cimitero comunale ed è stata realizzata con un investimento di 1 milione e 249.000 euro di cui 413.500 euro per l’impianto tecnologico. Il tempio crematorio è all’avanguardia ed ha una potenzialità di oltre 1.000 cremazioni all’anno. Lo stabile, su due piani, è costruito in mattoncini rossi che s’integrano con l’architettura dell’area circostante del cimitero. Al primo piano c’è la sala del commiato per raccogliere i familiari del defunto. Nella sala, completamente rivestita in marmo, c’è anche il cinerario comune, oltre a 400 loculi sui quali sarà possibile deporre le ceneri dei propri cari. Un ambiente semplice ed essenziale dotato di un sistema audio e video utilizzabile dai parenti in occasione della cerimonia funebre. La strumentazione tecnica invece è collocata al piano terra. All’esterno c’è il roseto, un’area verde, sulla quale sarà possibile disperdere le ceneri. La struttura, destinata ad accogliere i defunti di qualsiasi credo, non ha nessun simbolo religioso ne all’interno ne all’esterno. “Da lunedì 25 ottobre in caso di lutto – spiega il Presidente della municipalizzata di Arezzo – Luciano Vaccaro – sarà possibile prenotarsi per la cremazione secondo le modalità già adottate per le sepolture ordinarie. Da quel momento il nuovo tempio è operativo a tutti gli effetti. Il personale dell’Arezzo Multiservizi ha seguito corsi di formazione per poter svolgere con professionalità le operazioni di cremazione”.
“La struttura è semplice ed essenziale – conclude Vaccaro – consona ad accogliere i familiari in un particolare momento del commiato. Ad Arezzo il vecchio impianto crematorio era in disuso dagli anni Ottanta ed era atteso dai cittadini da anni. Oggi possiamo affermare che Arezzo Multiservizi consegna alla città un’opera all’avanguardia”.
“Abbiamo anche disposto un sistema di video controllo indispensabile per le norme sulla tracciabilità delle ceneri. Una telecamera servirà a seguire il feretro, fino al piano terreno. A questo sistema si aggiungeranno due targhe che identificano il defunto, indispensabili per le norme sulla tracciabilità del feretro. La legge prevede una sola targa ma noi abbiamo predisposto una doppia tracciabilità. Un ulteriore garanzia per l’utente”.
vi prego di comunicarmi informazioni dettagliate per la richiesta di cremazione presso di voi.
intendo conoscere formalità da segiure e i costi relativi alla cremazione.
distinti saluti
giuseppe fini
san giovanni valdarno
@ Giuseppe Fini
Questo sito web diffonde notizie, non ha interessi diretti nella gestione di un crematorio.
Se vuole informazioni sul crematorio di Arezzo vada a questo indirizzo internet:
http://www.arezzomultiservizi.com/97/ITA/Tempio-Crematorio
L’indirizzo, e-mail compresa, della SoCrem Arezzo è facilmente reperibile su internet, digitando nel motore di ricerca queste parole: “SoCrem Arezzo”.
Ad oggi (del doman non v’è certezza) la Regione Toscana è già intervenuta con la Legge Regionale n. 31 maggio 2004, n. 29 per attuare gli istituti più innovativi della Legge n.130/2001 su affido delle ceneri presso un domicilio privato o loro dispersione in natura.
A parere di chi scrive, ma esistono autorevolissime opinioni contrarie, cui, per principio di gerarchia, mi adeguo, in Toscana, per adesso, l’autorizzazione alla cremazione è ancora regolata dall’Art. 79 DPR n.285/1990, secondo altri, invece, prevalgono le modalità dettate dall’Art. 3 comma 1 lettera a) della Legge Statale 30 marzo 2001 n. 130.
Recentemente ho saputo dell’apertura del F.Crematorio ad Arezzo, e vi faccio i miei sentiti complimenti, sono oltre quarant’anni che sono socio della SOCREM Firenze – vorrei cortesemente informazioni come diventare affiliato alla SOCREM di Arezzo e così aderire ed accedere alle documentazioni di Legge alla cremazione della mia salma in una futura mia dipartita.