A Fondi il Comune aveva deciso di ampliare il cimitero e di realizzare un impianto di cremazione, ma dopo aver affidato l’appalto ha bloccato la società vincitrice, per alcuni problemi relativi al terreno su cui realizzare la struttura.
La ditta aggiudicataria della gara, la Saie spa di Casciago, in provincia di Varese, ha per questo notificato con l’ufficiale giudiziario un atto di diffida stragiudiziale.
Dopo undici anni dall’approvazione del progetto di ampliamento del camposanto nel centro in provincia di Latina si doveva formalizzare l’acquisto da parte dell’ente locale di alcuni terreni, tra cui quello appartenente a un consigliere comunale ed ex sindaco e alla sorella.
Nell’ottobre 2019 il Comune aveva poi deliberato la realizzazione dell’impianto di cremazione, con financing project, aggiudicando l’appalto alla Saie spa, con un investimento iniziale di 5 milioni e mezzo di euro e l’impegno a versare all’ente locale l’8% degli incassi relativi alle cremazioni per 38 anni.
E il 16 settembre 2022 aveva avuto luogo la stipula dell’atto di convenzione, tra la spa e il Comune.
Ora però l’ente ha sospeso il tutto, esplicitando che il terreno acquistato dal consigliere comunale non è intestato al Comune, che non ne ha quindi la piena disponibilità.
Ecco perché è partito l’atto di diffida stragiudiziale da parte della ditta, affinché l’iter di definizione della procedura venga riattivato. Se dopo quindici giorni l’ente locale non darà seguito, la Saie spa, in qualità di aggiudicataria e concessionaria, procederà a tutelare con tutte le azioni necessarie i suoi diritti.