Il 30 marzo 2001 è stata emanata una legge nazionale che demanda alle regioni l’elaborazione di piani di coordinamento per la realizzazione dei forni crematori da parte dei comuni.
Questi piani devono tener conto della popolazione residente, dell’indice di mortalità e dei dati statistici sulla scelta crematoria da parte dei cittadini di ogni comune.
A distanza di anni dalla promulgazione di tale legge, in Campania non c’è ancora un coordinamento in merito.
Diversi sono i comitati che chiedono l’approvazione del “Piano regionale di coordinamento per il rilascio delle autorizzazioni regionali alla realizzazione dei crematori da parte dei Comuni”.
Michele Cammarano, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, ha nuovamente richiesto che la Regione si doti di un regolamento vincolante sulla realizzazione dei forni crematori, allineandosi alle altre regioni italiane in tal senso.
In realtà lo scorso 26 luglio la giunta regionale aveva deliberato il piano, dopo il passaggio in commissione.
Tuttavia, trascorsi tre mesi dall’approvazione in commissione, lo stesso non è stato ancora calendarizzato per il passaggio in Aula.
Questo aumenta il rischio che la realizzazione di forni crematori si diffonda in maniera incontrollata, senza considerazione del fabbisogno effettivo o dell’impatto sull’ambiente.
Inoltre i comuni che stanno attendendo il provvedimento, ad oggi non hanno notizie sulle eventuali osservazioni fatte dagli enti di controllo sul provvedimento adottato.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.