La cremazione in pillole

Se la riforma del settore funerario passerà al Senato nel testo approvato alla Camera il 17 febbraio 2005, vi sranno molte novità per i cittadini e gli operatori del settore.
I servizi di stato civile dei Comuni diventano il fulcro del sistema autorizzatorio dei trasporti funebri, delle sepolture, delle cremazioni.
Anche la dispersione e l?affidamento familiare delle ceneri dovrà essere autorizzato dall?ufficio di stato civile.
Occorre rivolgersi all?ufficiale di stato civile del comune di decesso praticamente in tutti i casi.
Invece per avere l?autorizzazione all?affidamento delle ceneri occorrerà rivolgersi all?ufficiale di stato civile del luogo (cioè del Comune) nel quale l?urna cineraria verrà collocata, generalmente il luogo di residenza.
Sarà più semplice l?autorizzazione alla cremazione, perché si dovrà sempre rispettare la volontà scritta de defunto.
In assenza vale quella del coniuge e se questo manca, quella degli ascendenti e discendenti di primo grado (cioè genitori, figli) e così via con i vari gradi di parentela.
Mentre oggi nel caso di più figli è necessaria per l?autorizzazione alla cremazione la volontà di tutti, da domani basterà la volontà della maggioranza assoluta.
Si semplifica anche la procedura burocratica, perché questa volontà potrà essere resa all?ufficiale di stato civile del Comune di residenza come a quello del decesso. Le carte poi gireranno tra ufficiali di stato civile.
Per vedere disperse le proprie ceneri e per poterle affidare ad un familiare occorre che vi sia uno scritto. Lo scritto può essere sotto forma di testamento, anche olografo, ma anche una iscrizione a società di cremazione (che occorre tenga ben conservate queste volontà).
Fino all?ultimo istante di vita si può cambiare idea e ognuno può decidere sulla destinazione del proprio corpo e sulla forma di sepoltura prescelta. Basta che vi sia una dichiarazione scritta e autografa.
Vediamo dove possono essere collocate le ceneri.
Le urne possono essere tumulate nei cimiteri, dentro un loculo o un posto in una tomba privata già esistente. Può essere richiesto un manufatto in concessione quando occorre.
Possono essere interrate dentro un contenitore sempre nel suolo cimiteriale, in appositi campi.
Possono essere affidate ad un familiare,dentro l’urna sigillata, sulla base della volontà del defunto. Il familiare può tenere l?urna cineraria nella propria abitazione, generalmente il luogo di residenza. L?urna deve essere conservata in modo da garantirla da ogni profanazione. Per cui occorre riporla in un vano (ad es. una teca o altro) e non su un caminetto o su un tavolino.
Si devono cioè evitare situazioni che possono mettere nei guai chi non individua precise garanzie, come ad esempio se un bimbo, diciamo il nipote del defunto, incuriosito, apre l?urna (che è sigillata) per vedere cosa c?è dentro e perde o disperde il contenuto. E? bene sapere che chi disperde le ceneri in modo diverso da quello consentito dalla legge incorre nella reclusione da 2 mesi ad un anno e in una multa da 2500 euro a 12500 euro.
Ma chi può venire punito è anche l’affidatario personale dell’urna, che non ha usato diligenza nella sua conservazione.
Le ceneri possono essere liberamente disperse in natura, ma qui scattano diversi divieti che occorre conoscere:
Se il defunto vuole disperdere le ceneri in mare, queste dovranno essere gettate in mare oltre mezzo miglio dalla costa (quasi un chilometro).
Se invece la scelta ricade su un fiume, la cosa è più semplice, perché non vi sono obblighi di distanze, ma di luoghi (cioè non lo si deve fare dove vi sono attracchi, natanti fermi, ecc.).
Se la dispersione avviene in un lago, deve essere fatta ad almeno 100 metri da ogni riva.
Se infine è fatta in aria, all?aperto, non sussistono divieti tranne per il fatto che non può essere fatta nei centri abitati (in pratica si deve essere fuori dal limite del cartello che individua una frazione, un paese, una città).
Se la dispersione è fatta in montagna, occorre farla ad almeno 200 metri dai centri abitati. Se si effettua all?aperto, ad es. in campagna, e non in un terreno proprio, occorre acquisire il consenso scritto del proprietario del fondo e l?operazione non deve dar adito a lucro.
La soluzione che sembra più semplice appare la dispersione nel giardino delle rimembranze nel cimitero.
I Comuni hanno 3 mesi di tempo dalla entrata in vigore della legge per identificare tali luoghi in almeno un cimietro del comune.

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0 thoughts on “La cremazione in pillole

  1. Gentili Signori
    mio padre, iscritto alla Associazione per la Cremazione di Perugia,
    crede che alla sua morte ed ad avvenuta cremazione, i suoi figli (di
    cui io sono la primogenita) possano portarsi l’urna cineraria a casa
    e disperdere le sue ceneri. Vorreste per favore chiarire i seguenti
    quesiti:
    – per il trasporto della salma, e’ possibile utilizzare una bara da
    noi costruita in legno (a quale minimo spessore)?
    – possiamo ottenere l’urna cineraria da portare a casa? mio padre non
    vuole un funerale religioso ne’ essere posto in cimitero
    – ci e’ possibile disperdere le ceneri nell’ambiente come mio padre
    desidera?

    La ringrazio anticipatamente per la cortesia in rispondermi – mio
    padre e’ gravemente malato e in queste tristi circostanze trovo
    l’intero iter per la cremazione in Italia abbastanza oscuro.

    Cordiali saluti.

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