Nel novembre 2001 un'e'quipe di esperti inizio' le operazioni di recupero e pulizia per centinaia di arche funebri collocate nella cripta della chiesa dedicata a Sant'Andrea a Holborn, una localita' nei pressi di Londra.
I ripetuti e pesanti bombardamenti della seconda guerra mondiale avevano danneggiato gravemente non solo le strutture murarie in superficie, ma anche gli ambienti piu' sotterranei, le macerie, infatti, crollando da grande altezza si erano abbattute rovinosamente sui sarcofagi, cosi' calcinacci e rottami, accumulandosi, avevano finito con l'occupare l'intero volume della cripta.
Lungo gli anni il pietrisco delle fondamenta aveva iniziato ad assorbire umidita' e comincio' a rivelarsi una seria minaccia per la stabilita' dell'intero edificio.
Il paziente intervento di restauro integrativo e conservativo e di consolidamento delle masse in muratura ha coinvolto archeologi e maestranze altamente specializzate nelle proceduredi esumazione per tombe di valore artistico e culturale.
Ogni addetto che lavorasse nel sito archeologico e' stato preventivamente vaccinato contro il pericolo del vaiolo; questa terribile infezione, in effetti, e' sempre in agguato quando si sia per lungo tempo a diretto contatto con materiale proveniente da sepolture oppure da operazioni cimiteriali, perche' i resti mortali aggrediti dalla putredine, non importa quanto vecchi, potenzialmente sono sempre vettori di malattie.
Gli storici sono convinti che i monumentali cassoni di pietra custodiscano le spoglie dei ricchi ed influenti membri della congregazione di Holborn, li' tumulati prima del 1831, alcune tombe, poi, risalirebbero addirittura ad epoca trecentesca.
L'ossame rinvenuto durante gli scavi e' stato pietosamente ricomposto nel cimitero urbano di Londra, dove le mortales exuviae dei componenti meno fortunati della stessa congregazione erano stati traslati nel 1872 per lasciar posto all'importante viadotto che attraversa holborn.
Alla fine le spoglie di ricchi e poveri sono state riunite nello stesso luogo sotto il potere dell'unica, terribile forza forse veramente democratica nell'umano destino perche' con la sua vorticosa danza colpisce tutti ed indistintamente senza considerare censo e lignaggio: la morte.