Un intero blocco della parte storica del cimitero centrale di Fano (Pesaro) è stato recintato ed è stato interdetto alla visita dei parenti per la caduta di calcinacci dal soffitto del porticato. Per motivi di sicurezza dei visitatori l’amministrazione comunale ha recintato le scalinate che conducono al blocco di manufatti interessati. Pare che il deterioramento sia originato da infiltrazioni d’acqua.
“Abbiamo dovuto transennare per motivi di sicurezza — spiega l’assessore competente Michele Silvestri — circa 15 di giorni fa e speriamo di poter riaprire il padiglione nel più breve tempo possibile”. Tempo che non sarà così breve. “Speriamo di riuscire ad avere dei residui dai lavori già finanziati e in corso d’opera per questo intervento d’urgenza che non era chiaramente previsto quando è partito il cantiere, ovvero quando è stata autorizzata la spesa per i lavori di manutenzione ordinaria al cimitero cittadino”.
Finanziamento che risale al dicempre 2011, spesa autorizzata nel marzo 2012. “Si trattava di tre interventi — conclude Silvestri —: 50mila euro questo del centrale, 40mila per l’Ulivo già eseguiti l’anno scorso e altri 40 per i cimiteri rurali”.