Stamane, alle 10,30, visita ‘teatrale’ al cimitero acattolico di Roma. Sarà un attore a raccontare i segreti e i misteri di questo cimitero settecentesco nel cuore della capitale. Un viaggio per conoscere così Shelley, Keats, Gregory Corso, Antonio Gramsci, Gadda, Dario Bellezza, la famiglia Marconi.
Henry James considerava la Roma dell’800 ”la mecca degli artisti” e citava il parco Caio Cestio come un luogo meraviglioso, lo stesso Stendhal cita personaggi presenti in questo cimitero nelle ‘Passeggiate romane’. Oscar Wilde diceva in un sonetto presente alla casa di Keats a Piazza di Spagna che ”…questo… è il luogo più sacro della terra”.
Il sito del cimitero acattolico offre dei palcoscenici teatrali naturali e la presenza delle spoglie di così tanti personaggi artistici di fama (400 circa), concentrate in un unico luogo, offre l’opportunità di creare un percorso organico narrativo. L’idea, spiega il regista Alessandro Rubinetti, è quella di far rivivere le idee, le arti e i costumi del tempo con la presenza suggestiva di un gruppo di attori che impersonificheranno tali personaggi.
Il percorso si sviluppa con la presenza di una guida, vera voce narrante, in un susseguirsi nel tempo di accadimenti storici, tematiche sociali, personaggi artistici, opere e sculture dai differenti stili; il tutto, seguendo una precisa linea temporale. Il percorso, prendera’ il via temporalmente a partire dalla meta’ del settecento, periodo a cui risale l’istituzione del cimitero, con l’illustrazione storica del luogo; fisicamente, invece, si comincera’ dalla parte piu’ antica dove s’introdurra’ il tema letterario con i personaggi di John Keats e Percy Shelley (marito di Mary Shelley, autrice di Frankenstein), i due maggiori poeti romantici inglesi.
Si proseguirà poi con le aree tematiche più a sfondo sociale con personaggi come Gregory Corso, padre della Beat Generation, o Padre Alessandro Gavazzi, cappellano di Garibaldi che combatte’ per la difesa della Repubblica Romana. S’incontreranno alcune delle vere e proprie opere d’arte presenti nel Cimitero, come la famosa ”Psiche che si sveste delle sue spoglie mortali” citata dal D’Annunzio nel romanzo ”Il piacere”, o gli innumerevoli reperti di epoca romana impiantati nei sepolcri ottocenteschi; si ascolteranno i versi di artisti come Stendhal, Oscar Wilde, Wolfgang Goethe (e’ qui presente il suo unico figlio, e anche lui scrisse che avrebbe voluto ”soggiornare” in questo parco), D’Annunzio stesso, tutti profondamente ispirati dalle meraviglie di questo incredibile luogo. Si scopriranno una serie di epigrafi eccezionali: dalle citazioni cinematografiche a profondi pensieri filosofici.
Ci sono anche epigrafi piu’ impressionanti su alcune tombe, come i segni di diverse sventagliate di mitra nazisti sui partigiani che si nascondevano qui, durante i famosi scontri nell’adiacente Porta San Paolo nella giornata dell’otto settembre 1943. Si attraversera’ la parte russa, ricca di pittori e registi di fama, per concludere infine la visita nei pressi della tomba di Antonio Gramsci.