Vibo Valentia: estumulazioni abusive da cappella di famiglia

E’ stata posta sotto sequestro dai carabinieri la cappella gentilizia trovata domenica scorsa svuotata di sette bare nel cimitero di Vibo Valentia.
I militari dell’Arma restringono l’arco temporale durante il quale è avvenuto il raid al cimitero fra il 3 ed il 16 febbraio scorso.
A denunciare l’accaduto è stato il proprietario della cappella di famiglia e che risiede in provincia di Firenze, avvertito da un amico vibonese che si era accorta che la cappella era stata completamente svuotata. Le lapidi sono state trovate rotte con le bare trafugate.
All’interno della cappella è stata constatata la recente esecuzione di lavori in muratura, mentre altri resti ossei sono stati rinvenuti in altre tre cassette zincate. I militari dell’Arma sono impegnati nelle indagini che al momento scartano qualunque ipotesi di messe nere o riti satanici.
Si segue, piuttosto, la pista di un tentativo di occupazione dell’intera cappella da parte di qualcuno intenzionato a occuparla con i propri defunti o a vendere i posti sostituendosi al Comune.
Informata dell’accaduto la Procura di Vibo Valentia, si procede per i reati di vilipendio di cadavere, danneggiamento e furto. I danni alla cappella sono ingenti ma ancora in corso di quantificazione e non coperti da assicurazione.

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