- SEFIT: a proposito della Istruzione “Ad resurgendum cum Christo”
- I contenuti della conferenza stampa di presentazione della Istruzione Ad resurgendum cum Christo
- Istruzione della Congregazione per la Dottrina della Fede “Ad resurgendum cum Christo” circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione
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- Il Dicastero sulla Dottrina della Fede fornisce risposta a due quesiti sulla conservazione delle ceneri dei defunti, sottoposti a cremazione
- Non sia permessa la dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo
- Cremazione ed indirizzi sulle destinazioni delle ceneri
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- Ceneri in chiesa
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- Liturgia esequiale
Il vescovo di Piacenza-Bobbio, Gianni Ambrosio, ha stilato, in collaborazione con l’Ufficio liturgico diocesano, un documento nel quale richiama e traduce per la sua Chiesa le norme contenute nel Rituale delle esequie e, soprattutto, nell’istruzione della Congregazione per la dottrina della fede Ad resurgendum cum Christo (25 ottobre 2016).
Il testo del vescovo è riportato dal settimanale diocesano Il Nuovo Giornale del 12 gennaio 2017. Il tema è la conservazione/dispersione delle ceneri.
L’istruzione vaticana ribadisce la sua predilezione per l’inumazione «come forma più idonea ad esprimere la fede e la speranza nella risurrezione corporale». Lo stile cristiano della sepoltura «porta in sé un’espressività simbolica insostituibile» e «i luoghi della sepoltura nella tradizione della fede si fanno luoghi di una memoria intensamente affettuosa… luoghi che diventano di speciale intensità e valore per le comunità quando custodiscono le spoglie di martiri e santi».
Tre sono i “no” pronunciati dall’istruzione:
– no alla conservazione delle ceneri in casa (anche se talune legislazioni lo permettono);
– no alla dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua e niente conversione delle ceneri in ricordi commemorativi (ad es., in pezzi di gioielleria);
– no alle esequie se il defunto avesse scelto la cremazione e la dispersione delle proprie ceneri per ragioni contrarie alla fede.