Quattro bare, anziche’ due, sono state trovate in altrettanti loculi del cimitero di Serra D’Aiello, nel Cosentino, dove dal 30 luglio 2009 e’ in atto un controllo di carabinieri e personale dell’Azienda sanitaria nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Paola sull’istituto Papa Giovanni XXIII, sgomberato nel marzo scorso, che riguarda, tra l’altro, presunte sparizioni sospette di degenti avvenute negli ultimi 15 anni. Gli investigatori hanno aperto due dei vari loculi riconducibili all’Istituto e contrassegnati con due x (su molti infatti non c’e’ alcun nome) sospettando che quei segni indicassero proprio la presenza di due bare. E cosi’ e’ stato. Tra l’altro, secondo quanto si e’ appreso, le bare erano state realizzate di dimensioni piu’ piccole proprio per farle entrare insieme nei loculi. Su altri loculi la x e’ una sola e dovrebbe significare la presenza di una sola bara. Allo stato, comunque, nessuna delle bare e’ stata ancora aperta, in attesa dei locali idonei per la conservazione dei corpi. La Procura di Paola e gli investigatori si trovano ora davanti al difficile compito di dare un nome a quei defunti. Sul registro del cimitero, infatti, i morti sono segnati tutti con la loro identita’, ma non viene indicato con esattezza il loculo in cui sono sepolti. Il sospetto che la Procura intende verificare con questa ispezione e’ che alcuni degli scomparsi possano essere stati sepolti nel cimitero.