“In merito alle situazioni di degrado all’interno del cimitero del Verano segnalate oggi (ieri 19/3/2009 – NdR) da un quotidiano romano, i vertici di Ama, su mandato dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma, Sveva Belviso, hanno avviato un’indagine interna per accertare i fatti”. Lo riferisce una nota dell’Ama evidenziando che “per quanto concerne le foto che ritraggono una cripta e dei resti umani, la Polizia Municipale (alla quale spettano i controlli e la contestazione delle eventuali sanzioni all’interno del cimitero), a seguito di denuncia Ama, sta conducendo le indagini di competenza trattandosi d’ipotesi di reato riguardanti la violazione di sepolcro e il vilipendio di cadavere. Ama si costituira’ parte civile”.
“Per quanto riguarda le tombe ‘storiche’ abbandonate e in stato di degrado – ricorda Ama – la cura di tali manufatti, posti sotto il vincolo della competente Sovrintendenza, e’ a carico di ‘privati’. I Cimiteri Capitolini-Ama, come prevede il Regolamento comunale di polizia cimiteriale, hanno gia’ diffidato a provvedere alla manutenzione i concessionari o gli eredi di 96 tombe e hanno avviato l’istruttoria per giungere alla revoca delle concessioni per altre 138 (20 sono gia’ state revocate dal Comune). In tutti i casi in cui le condizioni strutturali sono precarie a tal punto da rappresentare un pericolo per l’incolumita’ pubblica le tombe sono state chiuse d’ufficio con catena per impedire l’accesso”.
“La fossa fotografata, oggetto di sequestro, – prosegue Ama – risulta posta in sicurezza e assolutamente non accessibile da oltre un anno. Dal personale aziendale e dagli organi di controllo, nelle settimane e nei giorni scorsi, non e’ giunta nessuna segnalazione di ‘pericolosita” e questa mattina, ad un sopralluogo, la recinzione fotografata risultava salda e ben ancorata. Il sequestro – continua – e’ stato operato dai Carabinieri della Stazione di San Lorenzo nell’ambito di un’indagine che ha portato all’arresto nel marzo 2007 di un ex funzionario dell’Ama e di un imprenditore edile, scaturita da un’inchiesta interna e denuncia circostanziata della Direzione dei Cimiteri Capitolini di Ama”.
Fonte: AdnKronos
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