Venezia: all’asta tomba abbandonata di pregio. Il ricavato destinato a lavori di manutenzione urgenti al cimitero

La commissione del bando di asta pubblica per la concessione di aree e dei manufatti sepolcrali, in uso novantanovennale, siti nel cimitero di San Michele in Isola, ha comunicato l’esito della procedura attestando che la tomba dell’ex famiglia Salviati è stata assegnata al francese Dominique Vacher, direttore generale della casa farmaceutica Laboratoires Genevrier Sas, il quale ha offerto 350.153,48 euro superando di quasi 35mila euro l’offerta base d’asta di 315.453,58 euro.
La Cappella Salviati, ora Vacher, è inserita nell’emiciclo d’ingresso del cimitero storico monumentale ottocentesco e costituisce una delle 38 edicole inserite nel recinto XI. È a pianta quadrangolare, con una piccola abside a catino che ospita l’altare in marmo bianco. La copertura è a volta a crociera con costoloni decorati mentre le pareti interne sono interamente decorate a mosaico, intervallato da elementi in marmo
L’introito incamerato dal Comune di Venezia in seguito alla concessione della Cappella Salviati verrà, come stabilito dall’Amministrazione comunale, destinato alla manutenzione delle aree del Cimitero di San Michele che al momento sono transennate e inagibili ai cittadini a causa del rischio di cedimenti del materiale lapideo.
Ora l’amministrazione ci riprova, mettendo all’asta altre quattro cappelle storiche di famiglia non assegnate perché dichiarate decadute. Si tratta delle cappelle Azzano e Testolini – Quadri e delle cappelle Olivieri e Venier. Il loro valore varia dai 250 ai 330 mila euro. La Cappella Azzano che è priva di soffitto varrebbe però 277 mila euro.

Lascia un commento

Quando inserisci un quesito specifica sempre la REGIONE interessata, essendo diversa la normativa che si applica.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.