Veneto: 5 milioni di euro per l’impiego di disoccupati in lavori di pubblica utilità tra cui quelli nei cimiteri

Grazie a un fondo di 5 milioni di euro la regione Veneto prevede l’erogazione di un contributo per l’impiego di disoccupati nello svolgimento di lavori di pubblica utilità anche nei servizi cimiteriali. Le domande di contributo potranno essere presentate, tramite posta elettronica certificata, entro il 15 dicembre 2013 o comunque fino a esaurimento dei fondi disponibili.

La giunta regionale del Veneto ha approvato i criteri di riparto per l’utilizzo del fondo di 5 milioni di euro finalizzato cofinanziare progetti che permettano l’impiego di disoccupati nello svolgimento di lavori di pubblica utilità di carattere temporaneo e straordinario presso i Comuni, loro enti strumentali o società partecipate.
“Di fronte ad una crisi che non sembra attenuarsi – ha fatto presente l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Elena Donazzan – la Regione ha cercato di attuare meccanismi che allentino la morsa sui disoccupati di età superiore ai 35 anni, che non percepiscono alcun tipo di ammortizzatore sociale o contributo pensionistico e che siano stati segnalati dai Servizi Sociali del Comune o dell’ ULSS o dai Centri per l’Impiego. In questo modo, tra l’altro, agiamo su persone senza reddito che comunque sono costrette a rivolgersi ai servizi sociali degli Enti Locali territoriali per avere un sostentamento economico, trasformando per così dire una spesa assistenziale in spesa “produttiva”, che contribuisce anche supportare e stimolare il rientro nel mercato del lavoro”.
Le persone interessate potranno essere impiegati nello svolgimento di servizi bibliotecari e museali, amministrativi, di assistenza agli anziani, di supporto scolastico, cimiteriali, di attività di giardinaggio di aree pubbliche, di vigilanza parcheggi e di assistenza ai convegni e altri servizi di competenza comunale o individuati dal comune a beneficio dei cittadini, purché aventi il carattere della straordinarietà e temporaneità. Per ogni disoccupato impiegato nello svolgimento di lavori di pubblica utilità la Regione interverrà con un contributo fino a 5 mila euro, che dovrà essere integrato da una quota comunale aggiuntiva pari ad almeno il 10 per cento del finanziamento regionale. Peraltro i comuni o i loro enti strumentali o le società da essi partecipate possono integrare i fondi destinati a tali progetti con contributi o donazioni erogati da fondazioni o altri soggetti pubblici o privati.
Il provvedimento di giunta fissa dei massimali di finanziamento per i comuni. Ciascun soggetto proponente non potrà presentare più di un progetto.

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