Il comitato di cittadini che rappresenta la cittadinanza di Monreale per ciò che è capitato nel “cimitero degli orrori”, finito al centro di un’inchiesta a maggio 2018 a seguito di una compravendita illegale di loculi, h inviato a Papa Francesco una lettera aperta per l’occasione della ricorrenza del 2 novembre.
La missiva – firmata da Antonino Abbonato, presidente del comitato “Quelli di San Martino” – è stata spedita pochi giorni fa e dice:
“Sua Santità, vorrei con questa mia umilmente chiedere la Sua benedizione per il piccolo cimitero di San Martino delle Scale. Luogo sacro, di proprietà dei monaci Benedettini, dove l’uomo, in nome del Dio denaro e dell’avidità è stato capace di macchiarsi di orribili crimini, come la violazione di sepolcro, il vilipendio, la soppressione e l’occultamento di cadavere, pur di mantenere floridamente attiva la compravendita di loculi”.
”La comunità è sconvolta, delusa e, in molti vedono vacillare la propria fede. Il 2 novembre, ricorrenza della commemorazione dei defunti, molti di noi non potranno donare un fiore sulla tomba del proprio caro. Sarebbe bello pensare che Lei, Sua Santità, possa prestare attenzione sull’accaduto e ricordare nelle preghiere i nostri cari”.
Venerdì mattina, alle 10, l’intero comitato si riunirà davanti all’ingresso del camposanto in segno di protesta.
“Chiediamo che i Ris proseguano con la verifica dei loculi – dice Abbonato -. Dopo oltre cinque mesi di silenzio, ormai la gente è disposta a tutto, anche ad aprire le tombe in maniera autonoma”.
Sono oltre 300 le famiglie che attendono risposte. Nelle scorse settimane, le indagini dei Ris sono state sospese:
l’identificazione dei resti ossei si è resa impossibile. Alcuni feretri, sottoposti a sequestro giudiziario, si trovano custoditi al cimitero di Monreale.
E nel frattempo, nella struttura cimiteriale di San Martino delle Scale, continua il divieto al seppellimento di nuove salme.