Un SEFIT 10 tra i migliori delle ultime edizioni

22012009(014)Paola Colla (Responsabile politico SEFIT) e Sereno Scolaro (Responsabile tecnico SEFIT ) hanno condotto l’annuale appuntamento del settore funerario in maniera impeccabile e i risultati sono arrivati già nel corso del convegno, con la richiesta di nuove adesioni da parte di alcuni intervenuti.

SEFIT è riuscita in un colpo solo a confezionare un convegno con un mix di linee politiche di settore e di approfondimenti tecnico amministrativi, che hanno impressionato l’uditorio, per la ricchezza dei contenuti e la concretezza delle proposte. Cominciamo dal livello politico, trattato sia nell’apertura di Mauro D’Ascenzi (Vice presidente Federutility), sia da Paola Colla e Sereno Scolaro, ma poi oggetto di interventi pure di Giovanni Caciolli (Federcofit), Alessandro Bosi (Feniof), Guido Peagno (Fic).

Di fronte alla situazione di crisi generalizzata dell’economia, che tocca anche il settore funebre e cimiteriale, è inutile continuare a restare fermi sulle proprie posizioni: occorrono decisioni rapide, anche senza una intesa con tutte le componenti del settore funerario. SEFIT ha ricordato che già nel 2007 aveva sottoscritto un documento con Federcofit, e che si può partire da questo per discutere nel dettaglio le norme da proporre al livello politico. Su quel documento ci possono essere le condizioni per convergere anche da parte di altre Federazioni. 22012009(006)

Gli ha risposto positivamente la FIC con Guido Peagno.

Lo ha confermato pure la Federcofit per bocca di Giovanni Caciolli.

22012009(007)Invece la Feniof, pur dicendo che condivide all’85% le tesi del documento di principi, si defila. E questa non era una novità. Gli altri ne hanno preso atto e vanno avanti da soli. Si sblocca quindi una vicenda che ha congelato per un anno e mezzo le relazioni sindacali delle principali Federazioni del settore funebre e cimiteriale italiano.

Il libro bianco della SEFIT è stato evocato, con diversi giudizi da parte degli intervenuti, ma è riconosciuto come lo sforzo di elaborazione più importante degli ultimi anni nel settore funerario italiano. A questo si aggiunge una articolata analisi fatta da Mauro D’Ascenzi sulla cosiddetta “bolla cimiteriale”, cioè sulla situazione di progressivo impoverimento del settore dovuto alla concomitanza della crisi economica e della crescita della cremazione. Occorrono interventi normativi urgenti a tutela del settore cimiteriale, altrimenti questo rischia il deficit cronico e le popolazioni una perdita considerevole della qualità del servizio.

22012009(001)L’altro tema caldo, il rapporto pubblico-privato, è stato quello che ha visto le maggiori distanze tra gli intervenuti. Per SEFIT la crisi economica determinerà un aumento della necessità di servizi funebri venduti dalla imprenditoria pubblica, più orientati al basso o medio prezzo, e la concorrenza si accentuerà tra i privati, col rischio di un aumento delle pratiche scorrette per l’accaparramento dei funerali. Quindi il ruolo dell’impresa funebre pubblica resta centrale: moralizzazione e calmiere. Sia Feniof che Federcofit hanno criticato l’impostazione, pur riconoscendo che il settore ha necessità di maggiore trasparenza. Caciolli ha però confermato che la crisi si sta già avvertendo pesantemente nel settore funebre, con difficoltà delle famiglie a pagare i servizi commissionati e con la tendenza a scelte più oculate.

La discussione si è poi spostata sui mercati. Cimiteri pubblici (detto un po’ da tutti), e ti pareva, visto che sono in perdita. “Privatizzare gli utili e socializzare le perdite non è la visione della SEFIT” ha tuonato la Paola Colla. Gli ha fatto eco Antonio Dieni, autore tra l’altro di una seguitissima relazione, che ha difeso appassionatamente le posizioni pubbliche. 22012009Crematori: mantenimento della situazione attuale, per la SEFIT e la Fic. Richieste delle Federazioni private di maggiori spazi ai privati, soprattutto per diffondere la cremazione nelle aree in cui manca. E’ un falso problema, secondo taluni degli intervenuti, perché con il project financing già è possibile avere investimenti e gestioni di privati nel settore. Sulle case funerarie, timida apertura della SEFIT, che ha dichiarato che sul nuovo servizio c’è ampio spazio per tutti, ma che non basta dirlo a parole, occorrono investimenti e anche ingenti . E questo, detto in politichese, sta a significare che non è terreno di confronto solo dell’imprenditoria funebre privata, ma anche di quella pubblica.

Quindi una parte politica del convegno che è sintetizzabile come una timida apertura dei contatti, dopo la gelata e la perdita di immagine del settore conseguente agli arresti di imprenditori funebri milanesi.

Splendida la parte di convegno sulle tematiche tecniche: seguitissima la relazione sulle tematiche fiscali e tributarie, illustrate da 22012009(018)Paolo Maggiore (Responsabile tributario della Federutility), che ha annunciato la messa on line in allegato alla propria relazione di una tabella col trattamento ai fini IVA delle varie componenti di servizio funebre e cimiteriale, a seconda dei soggetti che li svolgono, con i riferimenti alle norme, circolari e risoluzioni che legittimano tali comportamenti. Di una chiarezza disarmante le relazioni di 22012009(016)Roberto Burchielli (Genova), Gabriele Righi (Parma) e Michele Gaeta (Bologna), che hanno affrontato rispettivamente le questioni della sicurezza, delle possibili nuove norme per i crematori in ambito europeo e delle carte dei servizi. Superba la relazione di Antonio Dieni (Torino) sugli effetti sul sistema cimiteriale italiano della cremazione.

22012009(017)Intrigante e piena di stimoli la relazione di Vittorio Borghini (Roma), che è entrato nel vivo sia della questione del recupero di tombe abbandonate, sia su quella della sicurezza per il visitatore del cimitero. Daniele Fogli, che ora segue l’attività internazionale di SEFIT, ha poi descritto l’azione che svolge la SEFIT in tale ambito, e le possibili ricadute di alcuni confronti in corso (sulla standardizzazione dei feretri, sull’IVA comunitaria, ecc.). Ha rivendicato il ruolo guida delle Federazioni, che devono intervenire per fornire strumenti di orientamento agli associati: prova più evidente è la recente circolare SEFIT sulla operatività nei crematori e quella che tra poco verrà emanata sui rifiuti cimiteriali, per i quali si richiede grande attenzione da parte di tutti i Responsabili, per evitare altri scivoloni come quelli delle recenti visite ispettive dei NOE.

22012009(002)Una edizione di SEFIT 10, che ha riportato a discutere sulle questioni concrete, lasciando pochissimo spazio alle polemiche. Per chi volesse approfondire i singoli temi le relazioni sono reperibili su internet al link Conferenze SEFIT.

Nell’intervallo tra le due sessioni di relazioni, si è svolta la cerimonia di premiazione di FIORIVIOLA, il premio annuale della SEFIT, per i migliori progetti in campo cimiteriale, vinta per il 2008 dall’ASSP22012009(009), la municipalizzata di Cesano Maderno (nel milanese) e dal Comune di Genova per il cimitero di Staglieno. Dettagli su www.sefit.eu/fioriviola . Sereno Scolaro ha annunciato un cambiamento nell’edizione 2009, basato sulla adozione di un codice etico da parte degli interessati (con apposita circolare SEFIT verranno dati ragguagli sull’iniziativa).

22012009(010)Infine Mauro D’Ascenzi ha lanciato l’idea di trasformare il prossimo SEFIT10 (si svolgerà a novembre 2009) in una conferenza di tutti i comuni capoluogo di provincia: “un occasione per coinvolgere il Paese nel cambiamento e per aumentare la base associativa”.

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