Un piano in tre punti per affrontare la crisi cimiteriale e del crematorio di Como

La situazione dei nove cimiteri di Como è sotto gli occhi di tutti e nei mesi scorsi si sono moltiplicate le denunce di situazioni di degrado, incuria e abbandono. «Ho chiesto una precisa ricognizione per verificare nel dettaglio lo stato dell’arte – ha spiegato Iantorno – Ho personalmente partecipato a numerosi sopralluoghi per verificare la situazione, documentata poi a livello fotografico».
L’assessore ai cimiteri di Como ha illustrato alla stampa il programma di interventi che l’Amministrazione comunale ha pensato per poter affrontare le criticità dell’attuale gestione cimiteriale e del crematorio di Como.
‘Abbiamo accertato diffusi contesti critici di particolare rilevanza che riguardano sia le modalità gestionali dei servizi, sia lo stato di conservazione e manutenzione strutturale – ha spiegato l’assessore ai Cimiteri – L’ufficio competente ha un organico di 9 persone, delle quali però solo 5-6 effettivamente in servizio. Gli addetti sono fortemente insufficienti e da qui deriva l’inadeguatezza degli standard di pulizia e di mantenimento del decoro. A ciò si aggiunge il problema delle attrezzature a disposizione, vecchie, arrugginite e inutilizzabili’. La carenza di personale aggrava di anno in anno il problema delle esumazioni.
‘Non abbiamo un numero sufficiente di addetti e questo rende impossibili gli interventi di esumazione che andrebbero fatti per liberare gli spazi, soprattutto per quelle concessioni scadute anche da dieci anni, in particolare al Monumentale ma anche a Camerlata’.
L’assessore ha così presentato il piano della GM, che consta di tre punti, ma scatteranno solo dopo l’estate.
‘Il primo punto – ha spiegato l’assessore – sarà l’affidamento della pulizia e del mantenimento del decoro tramite una procedura di gara riservata alla cooperative sociali che occupano in parte lavoratori svantaggiati. La seconda fase prevede l’affidamento dei servizi funerari di inumazione, tumulazione e esumazione tramite un’altra gara d’appalto aperta alle cooperative ma anche alle ditte del settore. A quel punto, i nostri addetti saranno liberi e potrà scattare la terza fase: una migliore gestione, tramite personale interno appunto, del forno crematorio’.
L’impianto, al momento, è fermo per manutenzione. ‘Stiamo sostituendo la caldaia e i lavori dovrebbero essere conclusi entro una decina di giorni. Il forno potrà così funzionare finalmente a pieno regime’.
Le gare saranno pubblicate dopo l’estate e gli appalti saranno biennali.
‘Nell’attesa abbiamo fatto un appalto ponte alle cooperative – ha concluso l’assessore – Dopo l’approvazione del bilancio, infine, potremo intervenire anche sui bagni dei cimiteri di Lora e Albate e sulla sostituzione delle attrezzature più vecchie’.

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