Trento avrà il suo crematorio

Dopo quattro sedute di consiglio comunale, caratterizzate dal un ostruzionismo radicale da parte di alcuni gruppi della minoranze, atteggiamento che nelle scorse settimane aveva ricevuto anche una dura condanna da parte della Socrem di Trento, il Consiglio Comunale di Trento ha approvato la variazione al piano regolatore cimiteriale che localizza l’impianto di cremazione nel cimitero monumentale di Trento.
Questa importante decisione, salutata come una scelta di civiltà, rappresenta quindi il punto di partenza per dotare la città di una struttura che aspetta da oltre un decennio durante il quale l’amministazione comunale, pur in presenza di un fenomeno in progressivo aumento che al momento si attesta attorno al 40%, non ha potuto che fornire risposte frammentarie ed inadeguate dovendosi avvalere del servizio prestato da impianti fuori regione con costi aggiuntivi e con una abnorme dilatazione dei tempi di attesa per la consegna delle ceneri .
La localizzazione dell’impianto nel cimitero monumentale, luogo ottimale da tutti i punti di vista , dalla sacralità che il luogo riveste e alla logistica ,essendo il cimitero monumentale il luogo di svolgimento della maggior parte dei funerali ed essendo pure la sede del cantiere cimiteriale, consentirà di effettuare,secondo le intenzioni dell’amministrazione comunale, attraverso una organizzazione improntata alla flessibilità, tutte le cremazioni a seguire il funerale eliminando così la frammentazione del cerimoniale, aspetto negativo che attualmente caratterizza i riti della cremazione.
Il poter effettuare in un arco temporale di circa tre ore tutte le operazioni e le funzioni connesse al funerale, alla cremazione e alla sistemazione delle ceneri, con l’accompagnamento di tutte le persone care, costituisce sicuramente un salto di qualità facendo superare l’attuale prassi che vede il trasporto del feretro in un impianto di cremazione a Mantova.
L’approvazione della deliberazione da parte del consiglio comunale apre la strada al successivo iter a partire da una intelligente, lungimirante e poco impattante progettazione che sappia coniugare armonicamente la funzionalità con la sacralità nel rispetto dei vincoli architettonici connessi alla presenza nelle adiacenze di strutture ottocentesche. Alla votazione finale non hanno partecipato al Lega Nord, il PDL, la Civica per Trento e la consigliera Maffioletti di Insieme per Trento. Il tetso proposto dalal Giunta, votato a scrutinio segreto, ha avuto 30 si e un no.

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