Prosegue il programma avviato già due anni e mezzo fa dall’Amministrazione Comunale di Trapani per ristrutturare o ricostruire diversi edifici sepolcrali del cimitero comunale, che costituiscono pericolo per la pubblica incolumità. Sono iniziati infatti i lavori di demolizione e ricostruzione degli edifici denominati “Gruppo Q” e “Gruppo 41 pax”.
“I lavori – afferma l’Assessore Mario Randazzo – dureranno un mese circa e rientrano nel complesso dell’attività posta in essere da questa Amministrazione, che sta ponendo rimedio ad una situazione di pericolo che si trascina da anni. In questo modo, oltre a garantire l’incolumità dei cittadini, messa a rischio dallo stato di precarietà di alcuni immobili, riqualificheremo ulteriormente il cimitero comunale”.
Per consentire i lavori si rende necessario il trasferimento delle salme sepolte negli edifici interessati. A tale scopo, con proprio decreto, il Sindaco ha disposto la revoca della concessione dei loculi dell’edificio gruppo Q, notificando la relativa comunicazione ai familiari di 102 defunti. Se sono trascorsi più di 50 anni dalla sepoltura, i resti ossei saranno raccolti in cassette metalliche e collocati nelle cellette per ossario disponibili, se sono trascorsi meno di cinquant’anni i feretri saranno trasferiti in altri loculi disponibili.
Il comune, su cui insiste il cimitero di ultima sepoltura della defunta, è tenuto a mantenere nel tempo la tracciabilità della tomba o di eventuali traslazioni delle spoglie mortali, verso altre destinazioni, ai sensi degli Att. 52 e 53 del Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria, si ribadisce che l’obbligo delle annotazioni sugli appositi registri cimiteriali di tutte le movimentazioni o collocazioni in ordine a cadaveri, resti mortali, ossa o ceneri, risale, in epoca postunitaria, al Regio Decreto n.2322/1865. I libri cimiteriali hanno natura di pubblici registri direttamente consultabili dalla cittadinanza ai sensi dell’Art. 10 D.Lgs. n.267/2000, dell’Art. 22 Legge n.241/1990 e dell’Art. 2699 Cod. Civile, costituendo essi una sorta di anagrafe dei morti, in analogia con le disposizioni del Cod. Civile (Art. 450?). Anche se le semplici ossa, per disinteresse degli aventi titolo a disporne, fossero state sversate nell’ossario comune in forma promiscua, massiva ed anonima su registri cimiteriali dovrebbero, pur sempre, esser rinvenibili gli estremi identificativi del de cuius e della di lui sepoltura.
Voglio sappere come e la tomba di mia nonna Angela VITTA Diceduta anni 27 NEL 1920
Antonio Vario
ps mio nonno “Antonio Vario” e anche li lui e morto nel 1947