Un’analisi comparativa effettuata da AFC Torino Spa, la Società partecipata con socio unico il Comune che gestisce i 6 cimiteri della Città, ha evidenziato come a Torino, il numero delle persone decedute da gennaio a settembre sia diminuito, risultando addirittura inferiore ai dati dello stesso periodo dello scorso anno.
Prima dell’emergenza Covid sia i picchi dell’inverno, sia le temperature torride, incidevano fortemente sulla mortalità dei soggetti più fragili. Quest’anno invece, confrontando i dati dei funerali autorizzati a Torino dal 1° gennaio al 30 settembre per gli anni 2022 e 2023, si registrano oltre mille persone in meno decedute in città, incluse quelle residenti in altro comune (1347).
La tipologia di sepoltura preferita resta la cremazione. Nel 2022 la percentuale è stata del 51,24% contro il 50,97% del 2021, con circa 4 punti percentuali in più nel 2023. Nel periodo che va da gennaio a settembre del 2022 e del 2023, si rileva una crescita che, dal 50,74% su 10.443 funerali autorizzati lo scorso anno, è arrivata al 54% sui 9.096 funerali del 2023.
La maggior parte di chi non si fa cremare opta invece per la tumulazione. Mentre la sepoltura in terra resta al terzo posto. In lieve diminuzione i funerali fuori città in cimiteri di altri comuni che, da 2510 funerali del 2022, sono scesi a 2.131 per tumulazioni – loculo e inumazioni – terra.