A Torino, nella sala Zodiaco, per l’occasione gremita, si è parlato della fruizione del cimitero come luogo di cultura, nell’ultimo incontro al castello del Valentino, organizzato dalla Commissione di garanzia delle opere cimiteriali e da AFC, la società pubblica della Città che gestisce i cimiteri dal 2006.
Bilancio positivo per le iniziative intraprese in questi anni, con un minuzioso lavoro in rete con musei, fondazioni, associazioni ed enti, che hanno consentito di abbattere i confini in cui era chiuso il cimitero, e di aprirlo come spazio della città.
Con tutti i soggetti partecipanti, si è ripercorsa passo dopo passo, la strada fatta: dalle visite di gruppo a tema (storico, artistico, architettonico, religioso, sportivo), alla creazione di eventi all’interno del Monumentale, in collaborazione con le altre realtà culturali come Torino Spiritualità, il Salone del libro, Mito Settembre Musica e Associazioni come Pentesilea, con le sue storytelling recitate che tornano a far vivere pagine di storia.
“Tutte iniziative che servono a far conoscere sempre più, la bellezza artistica racchiusa nel cimitero e a valorizzare la memoria storica, creando un mosaico con gli altri musei della città”- sottolinea l’assessore Marco Giusta che invita ad andare al cimitero non per i funerali,- “Ma per perdersi nei percorsi da scoprire”.
E i risultati raggiunti sembrano dare ragione alla politica culturale intrapresa da AFC insieme al Comune.
Come spiega Renata Santoro, responsabile del settore in AFC e recente mente nominata Coordinatrice del Tavolo Tecnico valorizzazione cimiteri di SEFIT: “Secondo una recente ricerca, a Torino l’interesse culturale per il Monumentale è un fenomeno in crescita, aumentato dell’8,9%. Anche se non raggiunge i numeri dei Paesi del Nord, dove i cimiteri sono mete abituali”. Nella nostra città la maggior parte dei visitatori ha superato i 50 anni (74,5%) ed è costituita da torinesi. Il rimanente ha un’età tra i 35 e i 50 anni, e una piccola fascia sotto i 25 anni.
“Ha percorsi di visita con leggii collocati davanti ai personaggi illustri, muniti di QRcode e collegati a un database che fornisce informazioni – riferisce Franco Carcillo, direttore del Sistema informatico – un sito web che riporta pubblicazioni, notizie ed esperienze di visite guidate (http://www.cimiteritorino.it/i-cimiteri/arte-storia-e-tombe-illustri/archivio_pubblicazioni/) ”.
“In futuro – aggiunge – col supporto tecnologico di nuovi strumenti della realtà aumentata, con le nuove app, si arriverà a fare “parlare” direttamente le tombe”.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.