Torino: avvisi di garanzia ad alcuni operatori cimiteriali perché sparivano ori al momento di esumazione od estumulazione

L’AFC di Torino nel 2015 ha segnalato una anomalia alla Procura della Repubblica di Torino. Difatti l’incidenza di ori che si rinveniva quando ad operazioni cimiteriali era presente un parente era superiore a quella che si aveva in assenza di parenti.
Ciò avveniva nel 2015 ed effettuate le indagini la Procura le ha concluse con una decina di informazioni di garanzia per operai e qualche impiegato addetto a queste operazioni. Sono accusati di vilipendio di cadavere, furto e truffa aggravata.
AFC ha espresso apprezzamento per la conclusione delle indagini, partite da una sua segnalazione e anche l’Amministrazione comunale.
“Aspettavamo da mesi la chiusura dell’indagine, ora finalmente possiamo agire, a tutela dei cittadini e cittadine, nei confronti di coloro che hanno perpetuato questi atti vergognosi” sottolinea l’assessore ai Servizi cimiteriali del Comune di Torino.
“In questi mesi abbiamo iniziato la revisione delle modalità di esumazione ed estumulazione, e abbiamo avviato un’interlocuzione con l’assessorato alla sanità regionale per la presenza di un medico legale durante le operazioni”.
L’indagine sta appurando anche se sono stati falsificati alcuni documenti da parte di caposquadra di uno dei cimiteri torinesi che attestavano falsamente di trovarsi di fronte a resti mortali inconsunti per far intascare al personale presente una sorta di indennità di disagio.
I fatti deriverebbero da un controllo alla uscita dal lavoro un paio di anni fa di un operatore cimiteriale nelle cui tasche sarebbero stati rinvenuti denti d’oro. Una confidenza di quel lavoratore spaventato ad un collega avrebbe fatto mettere sull’avviso il Responsabile operativo di quel cimitero che ha proceduto, d’accordo col forze dell’ordine a controlli mirati. Ne è emerso un quadro sconcertante, che si è ufficializzato in questi giorni con gli avvisi di garanzia.

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