Ha avuto una certa risonanza a Terni la storia di una coppia di novantenni che, dopo avere acquistato un loculo al camposanto cittadino, versando circa diecimila euro a testa per, avevano scoperto che la consegna delle tombe, inizialmente prevista per il mese di dicembre 2022, era slittata al marzo 2023.
L’Amministrazione li aveva inoltre informati che, se nel frattempo avessero avuto la necessità di utilizzare il manufatto, avrebbero dovuto affidarsi ad una “collocazione provvisoria”, con un costo attorno ai 700 euro, oltre ai costi successivi dell’estumulazione.
Poi, da marzo, la data di consegna è slittata a giugno e, nel frattempo, si sono verificati alcuni decessi di persone anziane che avevano sottoscritto e pagato la concessione di un loculo al cimitero.
E per i loro congiunti, l’unica soluzione percorribile per permettere ai legittimi concessionari di essere tumulati, nonostante fossero già legittimi concessionari, è stato un contratto annuale e rinnovabile per l’utilizzo di una tomba provvisoria, in attesa che quella acquistata venga consegnata.