Le associazioni funebri parrocchiali in Svezia stanno cercando di acquisire terreno per affrontare emergenze come guerre o crisi gravi.
Seguendo le raccomandazioni del Segretariato nazionale della Chiesa di Svezia e le linee guida della Swedish Civil Contingencies Agency (MSB) e delle Forze armate, l’obiettivo è garantire spazio sufficiente per seppellire fino al 5% della popolazione locale.
In Svezia è la Chiesa ad essere tenuta a gestire i cimiteri e per legge anche in caso di gravi crisi, conseguentemente è tenuta ad attrezzarsi per provvedere ad alti numeri di sepolture.
Un caso emblematico è quello dell’associazione funebre di Göteborg, che punta ad acquisire 10 acri di terreno per sepolture di emergenza, capaci di ospitare 30.000 bare.
A questo si aggiungono altri 15 acri necessari per esigenze ordinarie.
Tuttavia, la disponibilità di terreni nelle grandi città come Göteborg è limitata, creando una sfida significativa per i piani futuri.
Secondo Katarina Evenseth, consulente senior dell’associazione, il processo di acquisizione e approvazione del terreno potrebbe richiedere fino a 10 anni, un periodo critico dato l’attuale contesto geopolitico, accentuato dalla decisione della Svezia di entrare nella NATO e dalle tensioni con la Russia nel Mar Baltico.
Queste iniziative si inseriscono in un più ampio programma di preparazione civile che include guide su come sopravvivere in caso di conflitto, distribuite anche in Finlandia, Norvegia e Danimarca.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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