Su un tentato project financing ad Agrigento

Nota stampa del consigliere comunale del Comune di Agrigento Giuseppe Arnone sulla possibilità che il Comune di Agrigento riesca a scindere il contratto di project financing sul cimitero di Piano Gatta.

“Da alcuni anni – si legge – il sottoscritto, sostanzialmente isolato, con atti ispettivi e libri, ha sollevato la questione dell’affidamento non conforme alle leggi e della successiva gestione, largamente inadeguata, del project financing relativo al cimitero di Piano Gatta. Per farla assai breve, ad una cooperativa di Favara, avente un capitale sociale di lire 800.000 e un consiglio di amministrazione composto dal signor D’Anna, dalla madre e dalla sorella, è stato affidato, in assenza di adeguato piano finanziario riscontrato da organi di verifica e controllo che ne validassero le capacità tecnico-economiche, l’appalto in questione per l’importo di ben 70 miliardi di lire, ovvero oltre 35 milioni di euro. Inutile – prosegue – proporre riflessioni su ciò che si può essere possibilmente mosso, a suo tempo, nell’ambito di un Comune come quello di Agrigento, ove a cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, la presenza mafiosa era acclarata, per contribuire a favorire dette pratiche affaristiche. Con molto coraggio – prosegue Arnone – l’amministrazione Zambuto con i suoi assessori sta rilanciando e proseguendo il lavoro da me avviato nella precedente consiliatura, ossia rivedere l’intera procedura d’appalto che, oltre ad essere palesemente non conforme alla legge, viene oggi a penalizzare fortemente i cittadini che devono pagare costi assai elevati per servizi molto carenti ed inadeguati. La determinazione della giunta Zambuto in ordine a questa vicenda è la migliore testimonianza della volontà di cambiamento e di rottura con pratiche torbide, affaristiche e altamente negative per i cittadini: ritengo che il nostro caro Partito democratico in questa battaglia debba essere in prima fila a fianco a Zambuto e ai suoi assessori”.

Arnone, ovviamente, non perde l’occasione per un attacco a quelli che sono, al momento, suoi ex compagni di partito. “Ho preso atto che Giacomo Di Benedetto, finalmente, e ribadisco il finalmente, intende occuparsi di legalità al Comune di Agrigento: pertanto chiedo a Giacomino di far sua immediatamente questa battaglia, anche con interpellanze parlamentari o conferenze stampa, alle quali con piacere vorrò partecipare. Non solo, ma mi pare assai opportuno che il vicepresidente Lauricella e la capogruppo Galvano che ne hanno, per le loro qualità professionali, le capacità tecniche, e com’è noto percepiscono un sostanziale stipendio dal Comune, si impegnino ad approfondire i risvolti giuridici, tecnici e amministrativi della vicenda e a presentare consequenziali atti consiliari. Da parte del nostro partito, in tal modo,si sfuggirebbe tra l’altro alla critica di molti ambienti cittadini secondo la quale forte è la sensazione che alcuni consiglieri stiano al Comune non per affrontare problemi della città, bensì per riscaldare comodamente scranni, sedie e poltrone. Tanto ritengo utile rassegnarvi, anche per lanciare il messaggio alla città che il Pd, tutto il Pd, è in prima fila accanto a Zambuto, quando il sindaco è impegnato a realizzare il programma di rinnovamento, a garanzia della legalità e dei diritti dei cittadini”.

Fonte: http://agrigentonotizie.it

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