Cimetières et tombeaux – Patrimoine Funéraire Français di Régis Bertrand e Guénola Groud – Ed. Patrimoine, Novembre 2016, pag. 295
Una interessantissima pubblicazione che, in circa 300 pagine (accompagnate da ben 445 illustrazioni), fa una sintesi su tutti gli aspetti della situazione.
Il 23° anno del Prairial XII (12 giugno 1804), un decreto imperiale ridefinì completamente l’organizzazione delle sepolture e dei funerali. La via era aperta alla creazione di grandi cimiteri urbani.
Bertrand e Groud hanno riunito una trentina di specialisti che discutono la storia e l’evoluzione dei grandi cimiteri urbani, dal 1804 ad oggi.
La prima parte ripercorre l’evoluzione di questo paesaggio, dalla città dei viventi a quella dei morti, tra l’igiene e le confessioni religiose.
Quindi tredici monografie presentano i lettori agli eccezionali cimiteri, da Amiens alla Guiana, da Marville al cimitero degli animali di Asnières.
Infine, una terza parte elenca due secoli di arte funeraria, ricordandoci che i cimiteri sono vasti musei all’aperto: architettura, scultura, arti decorative …
Questo è il punto di partenza di questo bellissimo libro, abbondantemente illustrato.
A titolo d’esempio, ecco alcuni degli argomenti trattati: la Francia e le legislazioni funerarie europee,”Père Lachaise modello dei nuovi cimiteri”, i tre grandi cimiteri parigini, i nuovi rapporti tra i viventi ed i loro morti, l’integrazione urbanistica, la viabilità nei cimiteri, cimiteri e rituali confessionali nel cimitero laico, le leggi del 1881 e 1884 e la neutralità dei cimiteri, i difficili inizi della cremazione in Francia, due secoli d’arte funeraria.
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