Storia di ordinaria pietà

Un signore di 70 anni è morto qualche giorno fa a Francavilla Fontana, cittadina pugliese, in completa solitudine.
Non si trattava di indigente, ma di persona sola. Difatti in paese, l’uomo non aveva parenti o amici e l’ultima persona che gli era rimasta era un avvocato che gli faceva da tutore legale.
In casi del genere, l’agenzia di pompe funebri si limita a preparare la salma, metterla in una bara e portarla al cimitero per la sepoltura, senza funerale.
In questo caso l’impresario funebre (De Cillis) ha invece chiesto al parroco di celebrare almeno le esequie.
E il Parroco Don Salvatore Rubino ha deciso che quell’uomo avesse diritto ad un funerale in piena regola, con tanto di funzione religiosa, sagrestano, ecc. E così è stato. Il Parroco non ha voluto nulla per i sui servizi. L’impresa funebre si è accollata un parte delle spese e il resto è stato pagato coi risparmi del defunto.
Storia di ordinaria pietà.

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