C.R. e M.G., dipendenti di Angri Eco Servizi, ditta che svolge le operazioni cimiteriali nelComune di Angri, sono indagati per occultamento di cadavere. A far scattare l’inchiesta è stata una donna che era andata al cimitero per fare visita a un defunto, scoprendo che il congiunto non era più nel suo loculo.
Le indagini della polizia si stanno orientando su compravendita illegale di loculi. Situazione per la quale già 5 anni fa partì una indagine specifica.
I resti mortali del defunto sparito sarebbero stati occultati, se non distrutti, per far posto ad un altro morto.
La Procura di Nocera Inferiore ha emesso un avviso di conclusione delle indagini per i reati di associazione per delinquere, illecita concorrenza, appropriazione indebita e peculato.
Nell’inchiesta, nata circa cinque anni fa, è indagato l’allora direttore del cimitero R.M., accusato di peculato per aver costretto alcuni familiari di defunti a rivolgersi ad una ditta amica, quella di A.A., per i lavori di realizzazione delle tombe.
Nel 2011, secondo la Procura, erano sei le persone (tra operatori e amministrativi) che mettevano in atto atti di concorrenza sleale nei confronti delle altre imprese che gravitavano all’interno del cimitero per la realizzazione delle tombe.
Ai sei sono contestati i reati di associazione per delinquere e illecita concorrenza.
La scoperta del cadavere sparito ha riaperto l’attenzione della magistratura.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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