Arrestato a Roma dalla polizia 46enne dipendente dell’AMA di Roma – la municipalizzata che tra l’altro gestisce i cimiteri romani. L’Ama, in una nota, annuncia che il dipendente è stato sospeso dal servizio appena giunta la notizia del provvedimento cautelare, mentre sono iniziate anche indagini interne. L’uomo – spiega la questura di Roma – aveva messo in piedi una insospettabile attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Alla sua identità, i poliziotti del commissariato San Lorenzo sono giunti dopo due recenti operazioni antidroga che hanno portato in carcere altri “insospettabili”, tra i quali un collaboratore di varie agenzie funebri sorpreso la scorsa settimana con 100 grammi di cocaina. L’arresto è avvenuto mentre l’impiegato spacciava negli uffici cimiteriali al Verano.
La vicenda, che ha dell’incredibile, ha costretto l’AMA di Roma a diffondere una nota in cui sono specificate le procedure attualmente in essere presso l’Ufficio pratiche tecnico-autorizzative del cimitero Verano. Tutto il personale e’ sottoposto a turnazione mensile, sia nel tipo di attivita’ che nel tipo di utenza da trattare, proprio per evitare che i dipendenti possano intrattenere rapporti abituali con gli stessi soggetti. L’ufficio e’ stato realizzato inoltre in modalita’ ”open space”, con un corridoio per il libero passaggio del personale autorizzato che non consente il completo isolamento dei dipendenti in servizio. Gli ingressi sono videosorvegliati e per accedere agli sportelli gli utenti sono obbligati a dotarsi di numeri salva-code distinti tra agenzie/centri servizi e privati cittadini, e per tipologia di operazione richiesta. Il rispetto di quest’obbligo e’ soggetto a controlli sistematici a campione da parte di funzionari appositamente nominati. Inoltre, gli operatori di agenzia devono essere identificabili per contratto di servizio altrimenti non vengono ammessi agli sportelli a essi dedicati.
E ciò nonostante l’impiegato infedele A.R. è riuscito a spacciare!
