Soppresssione di cimiteri in Cina per destinare le terre alla coltivazione

La città di Zhoukou importante centro della provincia di Henan in Cina conta circa tre milioni di tombe, ma presto i defunti dovranno trasferirsi per far spazio a dei campi destinati alla coltivazione intensiva. Le autorità locali cinesi hanno infatti chiesto ai cittadini di “traslare” i loro cari estinti dopo una cremazione finanziata dal municipio di Zhoukou e un compenso di 25 euro. Se non provvedono i cittadini spontaneamente si ha come pena il licenziamento in tronco. Dal 10 luglio 2012 sono oltre 20 mila le lapidi e i loculi smantellati.

“Per il governo le tombe sono solo un problema di cui bisogna sbarazzarsi, per le persone del luogo si tratta di un’importante tradizione millenaria”, scrive il quotidiano Qingnian Shibao, spiegando come il malumore serpeggi tra gli abitanti scandalizzati da una simile misura. Sulla stessa linea lo Xinhua Meiri Dianxun, il quale sottolineala brutalità di questo metodo: “Il governo dimostra una totale mancanza di rispetto nei confronti della morte e delle tradizioni. Questa riforma sarebbe stata capèita di più se ci fosse stata una discussione pubblica e approfondita”.

Per convincere le persone a trasferire le tombe le autorità hanno messo in piedi da mesi una propaganda martellante. Secondo quanto riferito dal governatore locale, oltre a Zhoukou anche altre tre città della provincia hanno iniziato a smantellare i loro cimiteri per far posto a nuove colture agricole.

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