I cimiteri della città-stato di Singapore dovranno essere al più presto sgomberati per fare spazio alle ruspe che costruiranno nuove abitazioni per una popolazione che nei prossimi cinquant’anni potrebbe crescere del 40%. Solo Choa Chu Kang, cimitero cui possono accedere i fedeli di tutte le religioni, non verrà abbattuto. Le ossa raccolte, dopo essere state cremate, verranno riposte nei nuovi depositi-grattacieli per le ceneri dei defunti messi a disposizione dal governo.
A Singapore, da tempo la legge prevede che in tutti i cimiteri le salme vengano esumate a quindici giorni dalla sepoltura, per permettere agli operatori cimiteriali di riciclare le tombe e tenere sotto controllo l’espansione dei cimiteri. Da oggi, i cadaveri continueranno ad essere seppelliti ed esumati solo a Choa Chu Kang. É possibile che quando Singapore raggiungerà i 6,5 milioni di abitanti (presumibilmente entro il 2050), anche i grattacieli-depositi non basteranno più a conservare le ceneri, rendendo la competizione tra spazio per i vivi e per i morti ancora più agguerrita.