Situazione dei cimiteri di Carpi dopo il sisma

Giovedì 26 luglio 2012 quasi tutti i cimiteri frazionali del territorio carpigiano (in particolare quelli di Budrione, Gargallo, Migliarina, San Marino, San Martino Secchia, Santa Croce) verranno riaperti al pubblico, seppur con alcune limitazioni; ad esempio è ancora in vigore l’inibizione all’accesso alle Cappelle interne agli stessi.

I cimiteri delle frazioni di Cortile e Fossoli invece, stante la gravità dei danni (parziali crolli dei porticati e lesioni importanti alle strutture delle Cappelle interne, viabilità di accesso interclusa per lo stato delle chiese che si trovano vicino dei luoghi di sepoltura) dovranno rimanere chiusi ancora per lungo tempo. Sono infatti in fase di assegnazione gli studi per la progettazione delle opere provvisionali funzionali a conservare al meglio le parti non danneggiate e a verificare se si potranno creare le condizioni tecnico-amministrative per consentire l’accesso in sicurezza da parte dei visitatori (parzialmente o totalmente) alle singole strutture.

Per quello che riguarda il Cimitero urbano, all’interno dei quali i lavori provvisionali stanno proseguendo, si pensa di poterlo riaprire al pubblico verso la fine del mese di agosto, almeno in gran parte dei suoi spazi. L’accesso avverrà da viale dei Cipressi. Al Cimitero urbano dopo alcuni giorni dalle scosse erano già riprese le operazioni di sepoltura, definendo però specifici percorsi e limitando il numero dei partecipanti alle esequie.

Dopo la prima scossa sismica del 20 maggio, di concerto con SE.NE.CA., la società che ha in carico a Carpi la gestione delle strutture cimiteriali, il Comune aveva provveduto all’immediata chiusura di tutti i cimiteri (Urbano e frazionali) per attivare le necessarie verifiche sia delle strutture che delle lapidi poste a completamento delle sepolture (loculi e tombe di famiglia). Nel corso di queste verifiche furono subito riscontrate diverse anomalie, che suggerirono il transennamento di tutte le strutture ritenute potenzialmente pericolose; effettuate le pulizie del caso già a partire dal 25 maggio tutte le strutture cimiteriali cittadine erano sostanzialmente agibili fatta eccezione per le parti transennate. Purtroppo le successive scosse del 29 maggio hanno imposto una nuova chiusura di tutti i cimiteri ed il riavvio dei controlli, facendo rilevare situazioni di maggiore pericolosità.

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